Abbuffarsi, all'impazzata, di oggetti appuntiti, fino a farsi scoppiare lo stomaco e rischiare la vita. È la sindrome di Pica, disturbo dell'alimentazione che consiste nell'ingerire sostanze non commestibili e pericolose, dalla carta alla stoffa, al sapone, ai capelli fino al gesso o alla gomma.
Una patologia rarissima che ha colpito un trentenne indiano, nel cui stomaco i medici hanno rinvenuti trentatré oggetti affilati, mangiati compulsivamente: lame, penne, filo di ferro e così via è stato il sorprendente "bottino" trovato dai chirurghi di un ospedale dello Stato del Madhya Pradesh, in India, nella pancia del paziente
L'uomo si era rivolto ai medici perché accusava mal di pancia, ma in realtà, appunto, soffriva della sindrome di Pica. Questo consumo compulsivo poco conosciuto può avere gravi conseguenze, portando a ostruzione intestinale, perforazione con peritonite, ostruzione delle vie aeree o avvelenamento da metalli pesanti. La sindrome di associata a patologie mentali o comportamentali e a disturbi dell'alimentazione.
Il dolore insopportabile provato dal trentenne - la cui vicenda è raccontata dal sito Dnaindia.com - era quindi legato all'accumulo di oggetti nella pancia.
Tutto è venuto alla luce quando l'uomo è andato in ospedale e si è sottoposto a una radiografia che ha rivelato la presenza di penne, coltelli, aghi, cavi metallici, rasoi, cacciaviti e cuoio. Immediatamente si sono aperte per lui le porte della sala operatoria. Un intervento impegnativo ma riuscito, per cui i medici hanno dichiarato l'uomo fuori pericolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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