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Venezuelani in piazza contro Maduro, nel mirino le statue del leader bolivariano: lo sfregio contro il regime

Massimo Balsamo
Venezuela, statua di Chavez abbattuta durante le proteste anti-Maduro

Secondo quanto riferito dai media arabi, l'obiettivo dell'attacco delle Idf era un ufficiale di alto rango degli Hezbollah, responsabiel della strage di bambini a Majdal Shams

Redazione
L'edificio colpito da un raid israeliano a Beirut

Nicolas Maduro è stato riconosciuto ufficialmente vincitore delle elezioni presidenziali che si sono svolte ieri in Venezuela. L'annuncio è arrivato dal Consiglio nazionale elettorale del Venezuela secondo cui Maduro ha ottenuto il 51,2% dei voti contro il 44,2% del candidato dell'opposizione Edmundo González Urrutia. Il presidente in carica, confermato, potrà iniziare il suo terzo mandato di sei anni nel gennaio 2025. L'opposizione non ha riconosciuto il risultato delle urne e accusa il presidente di frode elettorale. Sui social, intanto, sono spuntati alcuni video che hanno immortalato cittadini intenti a protestare violentemente contro i risultati elettorali.

Federico Giuliani
Scontri e proteste in Venezuela per la vittoria di Maduro

Un uomo è stato arrestato a Southport, nel nordovest dell'Inghilterra, a seguito di un accoltellamento in cui almeno otto persone sono rimaste ferite. La polizia della Contea di Merseyside ha riferito di essere stata chiamata intorno a mezzogiorno ora locale (le 13 in Italia) per intervenire in un indirizzo di Southport e che "sono state segnalate diverse vittime" ferite. La polizia parla di "incidente grave" e riferisce che gli agenti hanno arrestato un uomo e sequestrato un coltello. La polizia ha precisato che non c'è una minaccia pubblica più ampia, ma ha chiesto alle persone di evitare l'area. Sul posto – una strada residenziale – sono intervenute diverse auto della polizia, ambulanze e un'autopompa.

Redazione
Liverpool, accoltellati i bimbi al centro estivo. Arrestato l'aggressore

Il girato è stato ritrovato dalle Idf durante le operazioni nella Striscia. Ella è stata liberata dopo 51 giorni di prigionia assieme alla sorella maggiore Dafna e ha racconato che i terroristi l'hanno costretta a girare il video più volte, cambiandole pettinatura e vestiti per far sembrare che fosse trattata bene

Redazione
Ella Elyakim, otto anni, costretta da Hamas a girare un video di propaganda
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