Messaggi di esultanza giungono in queste ore da tutti i leader mondiali, in seguito alla notizia dell’uccisione di Osama bin Laden. E un monito, dal presidente afghano Hamid Karzai, che parla da Kabul: "I talebani imparino la lezione". Il Vaticano: "Non ci si rallegra per la morte"
Bandiere a stelle e strisce, canti, slogan e caroselli. Prima centinaia poi migliaia di persone si sono riversate nelle strade. A Washington, alla Casa Bianca, e anche a New York, sul sito di Ground Zero e a Times Square
Per la leadership di al Qaida sono diversi i candidati. Il primo della lista è il medico egiziano al Zawahiri. Un altro possibile è Saif al Adel, pseudonimo usato da un leader egiziano dell'organizzazione terroristica. Spiccano anche i nomi del kuwaitiano Sulaiman Abu Gaith e dello psichiatra marocchino Abu Hafiza
Nato a Riad nel 1957, diciasettesimo di 54 figli, ad appena 11 anni Osama Bin Laden ereditò una fortuna dal padre. Laureatosi in ingegneria a Gedda, si avvicinò ai mujaheddin che combattevano in Afghanistan contro i soldati dell’Armata Rossa. Nel 1990, durante l'invasione irachena del Kuwait, offrì i suoi uomini a Riad: ma l'Arabia Saudita preferì l'accordo con gli Usa. Una blasfemia per lui, che da lì in avanti lavorò per la rete di al Qaeda, da lui fondata nel 1988