amianto

Amianto gettato nella spazzatura come fosse un rifiuto indifferenziato. Succede a Palermo e a riprendere la scena è stato un residente. Smaltirlo regolarmente costa troppo e così c'è chi si improvvisa

Roberto Chifari
Palermo, smaltisce l'amianto gettandolo nel cassonetto della spazzatura

Alina è la più anziana tra le decine di donne che quotidianamente, in pieno giorno, offrono il proprio corpo lungo le strade a ridosso della campagne di Marigliano, in provincia di Napoli. Il nome che le abbiamo attribuito è di fantasia. Dice di avere 64 anni e di fare la prostituta da 4 anni, da quando il marito è costretto a letto per problemi di salute. Si rifiuta di raccontare a microfoni accesi la sua storia (anche se in forma anonimo). È finita a battere la strada perché altrimenti non riuscirebbe a vivere. Racconta che ogni mese, tra l’affitto e le spese per il marito allettato, le restano 50 euro. Alina, per tirare a campare, offre prestazioni sessuali in una casupola abbandonata fatta di lastre di amianto danneggiate, nocive per la salute. Si consola pensando che l’anno prossimo tornerà nella sua Polonia. Si prostituisce, e lo fa in quelle condizioni, mentre a pochi passi c’è chi, impassibile, continua a lavorare la terra. Dalla sua alcova il viavai è continuo. Come lo è per le altre prostitute che si vendono lungo circa 5 km di strada. Molte sono originarie di diversi Paesi africani. C’è chi riferisce di non avere i documenti. Qualcuna sottovoce svela che è obbligata a prostituirsi. Lì non vuole starci, ma deve. Le servono soldi per la famiglia, altrimenti non può andarsene. Le prostitute vanno via nel pomeriggio, per poi tornare il giorno dopo, nello stesso posto, alla stessa ora e nell’indifferenza di tutti.

Agata Marianna Giannino
"Prostituta a 64 anni per pagare le cure a mio marito"

L’accusa è di omicidio volontario con dolo eventuale in relazione alla morte di sei operai e due loro familiari per cancro provocato da esposizione all'amianto nello stabilimento napoletano

Ignazio Riccio
Eternit di Bagnoli, rinviato a giudizio l’ex manager Schmidheiny

Nel progetto di demolizione, che comincia ufficialmente oggi, si fa riferimento alle 15 mila tonnellate di amianto contenute nelle case sottostanti al viadotto. Prima di abbatterle, le abitazioni dovranno essere sgomberate dal materiale pericoloso

Gianni Carotenuto
Ponte Genova, via alla demolizione. Ma ora c'è il problema amianto
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