camorra

Il rudere della villa confiscata alla camorra è un contenitore di rifiuti speciali e pericolosi. Le sue pareti sono annerite da nubi tossiche esalate per anni da quella struttura. Tra i mucchi di rifiuti e i segni lasciati dai roghi tossici, ci sono una decina di baracche allestite abusivamente da famiglie di etnia rom originarie della Croazia, si trovano a ridosso di un villaggio di nomadi autorizzato, nella periferia di Caivano. In mezzo a quella discarica vivono anche dei minori

Agata Marianna Giannino
Tra baracche e rifiuti la villa confiscata alla camorra

A conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Napoli-Direzione distrettuale antimafia, personale del commissariato di Afragola ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 18 soggetti, a vario titolo indiziati di partecipazione ad associazione di stampo camorristica, estorsione (sia consumata che tentata), porto e detenzioni di armi, reati aggravati dalle modalità camorristiche. Le indagini hanno permesso di individuare l'articolazione che attualmente detiene il controllo delle attività illecite tra Casoria e Afragola, comuni a nord di Napoli. Sulla base di quanto è emerso, con le estorsioni si provvedeva al sostentamento della cassa del clan Moccia

Redazione
Estorsioni tra Afragola e Casoria: l'operazione della polizia

Altri due soggetti sono finiti agli arresti per l'omicidio commesso ad aprile scorso vicino a una scuola nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. La vittima, Luigi Mignano, stava accompagnando il nipotino quando fu ucciso a colpi di pistola. Un mese dopo, per quel delitto furono fermate 7 persone. Oggi nei confronti di altri due soggetti è stato eseguito un provvedimento cautelare. Nelle immagini il blitz di carabinieri e polizia

Redazione
Napoli, altri due arresti per l'omicidio davanti alla scuola: il blitz di carabinieri e polizia
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