jihadisti

“Grazie anche alle attività della Digos e della polizia postale, abbiamo riscontrato che ci sono due soggetti che aderiscono allo Stato islamico, che seguono pedissequamente le indicazioni che vengono date attraverso internet, acquisendo capacità militari e calandole nella realtà del territorio dove si opera. Sono importanti e dovranno essere oggetto di riflessione anche per noi le loro considerazioni”. Così Lamberto Giannini, direttore dell'Ufficio anti-terrorismo, in merito all'arresto, avvenuto questa mattina a Brescia, di due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico. Le indagini condotte dagli uomini della Digos e del servizio polizia postale hanno permesso di accertare che gli indagati, sostenitori dell'organizzazione terroristica Is, svolgevano attività di istigazione pubblica in rete

LaPresse
Gli inquirenti: "Capacità militari acquisite sul web"

Il movimento Jaysh al Islam ha diffuso un video con l’esecuzione di un gruppo di prigionieri Isis. I militanti anti-Isis, come racconta il Corriere hanno scelto una vendetta curiosa. Hanno indossato le tute arancioni tipiche delle vittime e dei prigionieri dell'Isis per imbracciare i fucili e sparare ai jihadisti durante un'esecuzione. Il filmato è stato girato nella regione dell’Est Goutha, non lontano da Damasco. I jihadisti dell'Isis sono stati incatenati alle mani e ai piedi e vestiti con abiti neri.
Poi è arrivato il colpo di grazia in testa. Il video e l'esecuzione sono un chiaro messaggio al Califfato: la vendetta dei siriani comincia a farsi crudele, una risposta al sangue e alla furia omicida dell'esercito del terrore.

Mario Valenza
La vendetta degli anti-Isis

Ancora un messagio dell'Isis: l'Italia è nel mirino dei jihadisti. In un video apparso in Rete, i jihadisti mostrano le bandiere italiane sventolare sulle navi durante gli anni del colonialismo, che vengono ricordati per sottolineare l'odio dei libici nei confronti dell’Italia. Secondo quanto racconta ilTempo, la clip dell'Isis mostra come le truppe dell'esercito del terrore abbiano deciso di fare un salto di qualità. "Il Califfato con la conquista di Roma sta per compiere un'impresa epica e tutti i
libici sono invitati a tornare nel loro paese per ristabilire la legge di Allah".

Mario Valenza
L'Isis all'Italia: "Dopo Tripoli prenderemo Roma"
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