Il convegno di Altems su digitalizzazione umana ed etica nella Sanità

Si è tenuto a Roma presso, l'auditorium dell'Ara Pacis, il convegno "Digitalizzazione Umana, dati, economia ed etica nel sistema sanitario nazionale". L'incontro, organizzato da Altems, si è incentrato sul ruolo delle nuove tecnologie e in particolare dell'intelligenza artificiale in ambito sanitario. "La giornata odierna è dedicata alla digitalizzazione umana. Un binomio terminologico importante: si prende in considerazione la digitalizzazione in tanti aspetti della vita sociale, in particolare la sanità; dall'altra parte l'aggettivo 'umana' ricorda come ogni innovazione tecnologica è sempre originata dalla mente umana. In campo sanitario dati, economia ed etica sono gli elementi centrali. Con i dati si può gestire meglio la sanità, dal punto di vista economico si può avere un servizio migliore e dal punto di vista etico si possono rispettare i principi ispiratori del servizio sanitario nazionale" così il presidente di Altems, Dario Sacchini. "Quando si parla di digitalizzazione della sanità un attore chiave è sicuramente l'IA. Un attore chiave, ma dobbiamo identificare le applicazioni più efficaci dell'IA per rispondere ai nostri problemi. Ecco perché occorre definire gli strumenti necessari per condurre questa valutazione e anche formare gli addetti che si occuperanno del technology assessment dell'intelligenza artificiale" lo ha detto la dottoressa Rossella Di Bidino, della direzione tecnica, Ict e innovazione tecnologica della Fondazione Policlinico Gemelli. "Fondamentale parlare e discutere della digitalizzazione umana e di tutte le questioni relative d essa, in particolare le questioni etiche. La digital health, la sanità digitale e le altre nuove tecnologie sono una grande opportunità. In particolare l'IA impatterà sulle pratiche sanitarie e anche sui rapporti tra i pazienti e le strutture sanitarie. L'IA è al centro della nostra strategia. All'interno di Sanofi stiamo già implementando delle forme di IA che ci aiuteranno a sviluppare più velocemente dei nuovi farmaci. Si calcola che con l'IA si possano accorciare i tempi di sviluppo del 40%. Ma al tempo stesso raccomandiamo un uso responsabile dell'IA, con regole chiare e una governance ben definita. Lo stesso vale anche per l'inclusione dei pazienti e delle associazioni di pazienti in tutte le policy che verranno implementate in tal senso", ha dichiarato Fulvia Filippini, country pubblic affairs head di Sanofi, a margine del convegno. (Alexander Jakhnagiev)

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