Intesa Sanpaolo, utile e dividendo in forte crescita

I profitti salgono del 12,2% annuo, alzate le stime 2025. Monte dividendi a 6,1 miliardi. A giugno un nuovo buyback da 2 miliardi. Riportate 3.100 aziende in bonis salvaguardando 15.500 posti di lavoro. Il Ceo Messina: “Continueremo a creare valore”

Intesa Sanpaolo, utile e dividendo in forte crescita

Il 2024 si chiude con risultati solidi per Intesa Sanpaolo, che registra un utile netto di 8,7 miliardi di euro (+12,2% annuo), nonostante l’allocazione di circa 0,9 miliardi di euro a valere sull’utile ante imposte per azioni gestionali mirate al rafforzamento della sostenibilità futura del gruppo. L’utile netto 2024 rettificato per le componenti non ricorrenti si attesta a circa 9 miliardi di euro. Le operazioni straordinarie riguardano:

L’utile netto del 2024 è pari a circa 9 miliardi di euro rettificandolo per le componenti non ricorrenti e per le predette azioni gestionali:

- oneri pari a circa 300 milioni dopo le imposte (circa 440 milioni ante imposte) interamente contabilizzati nel quarto trimestre 2024, a seguito dell’accordo sindacale firmato a ottobre 2024 che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection;

- accantonamenti e rettifiche di valore pari a circa 390 milioni dopo le imposte (circa 450 milioni ante imposte) per favorire il de-risking e rafforzare lo stato patrimoniale;

- spese per il personale non ricorrenti pari a circa 200 milioni dopo le imposte (circa 290 milioni ante imposte) nel quarto trimestre 2024;

- beneficio pari a circa 500 milioni derivante dall’iscrizione di imposte differite attive nel quarto trimestre 2024.

La previsione di utile per il 2025 viene pertanto migliorata sopra i 9 miliardi di euro.

I dividendi

Per quanto riguarda la remunerazione agli azionisti, il Consiglio di amministrazione proporrà all’Assemblea dividendi complessivi per 6,1 miliardi di euro, suddivisi in 3 miliardi di euro già versati come acconto a novembre 2024 e 3,1 miliardi di saldo da pagare a maggio 2025. Inoltre, è stato autorizzato un programma di buyback da 2 miliardi di euro, con avvio previsto per giugno 2025.

Intesa Sanpaolo conferma la previsione di un "payout ratio cash pari al 70% dell'utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa", che porterà a "un aumento del dividendo per azione relativo al 2025 rispetto all'importo relativo al 2024". Una "ulteriore distribuzione per il 2025", sottolinea l'istituto, è inoltre "da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali".

Messina: “Continueremo a creare valore”

Il Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato: "I risultati del 2024 dimostrano ancora una volta la capacità del nostro Gruppo di generare una redditività sostenibile e di creare valore per tutti i nostri stakeholder. La solida performance ci consente di migliorare ulteriormente le prospettive per il 2025, con un utile netto atteso ben oltre i 9 miliardi di euro. La nostra priorità rimane la crescita sostenibile, con un forte impegno verso la creazione di valore per azionisti, clienti e comunità".

I fondamentali

Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro grazie a:

- i punti di forza che contraddistinguono il Gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di banca a “zero NPL”, i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi (9.000 persone del Gruppo in uscita entro il 2027, con circa 500 milioni di euro di risparmi nelle spese del personale a regime dal 2028), anche a seguito dell’accelerazione nella trasformazione tecnologica (62% degli applicativi già cloud-based);

- la leadership nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory, con 900 miliardi di euro di raccolta diretta e risparmio amministrato della clientela per alimentare la crescita del risparmio gestito.

Crescita dei ricavi e rafforzamento patrimoniale

L’anno ha visto un incremento annuo del 13,9% del risultato corrente lordo a 13,7 miliardi di euro e una crescita del 12,5% del risultato della gestione operativa a 15,5 miliardi. I proventi operativi netti a 21,7 miliardi hanno registrato un aumento del 7,5%, con interessi netti in crescita del 6,9% a 15,7 miliardi e commissioni nette in rialzo del 9,4% a 9,4 miliardi. È migliorato del 4,1% il risultato dell’attività assicurativa a 1,7 miliardi. I costi operativi hanno registrato un lieve incremento dell’1,3%.

Il Common Equity Tier 1 ratio si attesta al 13,9%, deducendo l’acconto dividendi e il saldo proposto, e al 13,3% considerando anche il buyback approvato dalla Bce.

Sostegno all’economia reale e impegno Esg

Nel 2024 Intesa Sanpaolo ha erogato circa 43 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese in Italia e ha contribuito a riportare 3.100 aziende in bonis, salvaguardando circa 15.500 posti di lavoro.

Sul fronte Esg, il gruppo ha generato 5,3 miliardi di euro di imposte, ha espanso il programma di supporto per le persone in difficoltà con 54,1 milioni di interventi tra il

2022 e il 2024 e ha rafforzato le iniziative per l’inclusione sociale ed educativa con 20,4 miliardi di euro di credito sociale e rigenerazione urbana nel triennio. A Piazza Affari Intesa è rimasta sostanzialmente invariata.

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