Tanti auguri walkman. Così 45 anni fa ha rivoluzionato il modo di vivere la musica

Dall'intuizione dei due co-fondatori di Sony, 45 anni fa nasceva il "walkman", un piccolo apparecchio che permetteva di ascoltare la musica in movimento diventato un'icona in tutto il mondo

Tanti auguri walkman. Così 45 anni fa ha rivoluzionato il modo di vivere la musica
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Il primo luglio il walkman ha compiuto 45 anni, un dispositivo degli anni '80 che ha cambiato per sempre il nostro modo di ascoltare la musica in movimento. Una vera icona celebrata ovunque, anche nei film. Chi non ricorda la scena de Il Tempo delle Mele dove bastavano le sue cuffiette a far innamorare i due protagonisti. Ma anche in Ritorno al Futuro, dove il device a due tasti "terrorizzava" sparando la musica a tutto volume direttamente nelle orecchie, come si trattasse di un oggetto alieno.

La storia

Il primo prototipo fu quello della Sony che lo lanciò il 1° luglio 1979. Era blu come il colore dei jeans, perché poteva essere portato in tasca mentre si camminava, una nuova modalità per ascoltare la musica personalizzandola, fino a quel momento impensabile. La prima versione venne creata dai co-fondatori di Sony Masaru Ibuka e Akio Morita, che presero spunto dai mini dispositivi di registrazione utilizzati dai giornalisti. Geniale fu l'intuizione, la realizzazione al contrario fu molto semplice, perché si trattava di un "pressman" modificato.

Venne chiamato inizialmente TPS-L2, poi ribattezzato "walkman" letteralmente "uomo che cammina". Pensato per un mercato giovanile e per "condividere" la musica in due per timore, poi rivelatosi più che realistico, di isolarsi socialmente, grazie alla possibilità di entrata di due jack per le cuffie in schiuma. Pesava circa 400 grammi ed era alimentato da due pile stilo. Sul mercato venne lanciato al prezzo di 39 yen circa 150 dollari, non proprio economico ma in brevissimo tempo diventò, come ora lo sono i cellulari, un oggetti di cui era impossibile fare a meno.

Un dj personale

Nonostante la possibilità di poter inserire due cuffie, da subito il walkman divenne il "dj privato" di ogni acquirente che poteva essere portato ovunque per isolarsi dal mondo e godere di una musica che "sembrava arrivare direttamente dal cervello". Per questo la diffusione di questo device fu immediata e verso la metà degli anni '80 si poteva trovare ovunque nel mondo. Visto il grande successo di Sony il nuovo dispositivo con minimi cambiamenti venne poi realizzato da tutti, Toshiba, Panasonic e molti altri gli cambiarono colore, modello delle cuffie facendo però rimanere intatto il concetto creato da Ibuka e Morita.

Nei decenni successivi, il walkman subì un'evoluzione costante, passando dall'alluminio alla plastica, all'acciaio, dai toni tenui ai modelli ancora più piccoli, fino al walkman sportivo giallo brillante, a prova di schizzi, completo di eleganti cuffie intrauricolari e perfino la radio. Quello che arrivò dopo, i lettori CD portatili, i lettori MiniDisc, gli iPod e gli smartphone, devono tutto a quella eredità lasciata dalla "scatoletta colorata" con due cuffie di schiuma.

L'oggetto del desiderio

Nonostante oggi quella modalità di ascoltare musica sia ormai superata, gli walkman

sono ancora oggetti del desiderio dei collezionisti. Il prezzo può raggiungere centinaia, anche migliaia di euro, solo per il piacere di poter avere nella propria collezione, un pezzo importante della storia della musica.

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