De Magistris insulta a testa bassa: "Italiani razzisti". Ma il conduttore lo gela così

Scintille a 4 di Sera. L'ex sindaco di Napoli insulta gli elettori di FdI: "Ci sono diversi italiani che nell'anima sono razzisti e fascisti". Dura la replica del conduttore: "Il 30% degli italiani ha votato Meloni"

screen da 4 di sera / rete 4
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La durissima lettera firmata Giorgia Meloni e indirizzata ai dirigenti di Fratelli d’Italia è l’ennesima presa di distanza dal Ventennio fascista e dai suoi rigurgiti odierni. Dopo l’inchiesta di Fanpage che ha scosso Gioventù nazionale, il premier ha superato – ancora una volta – un’altra prova di maturità politica. Ma alla sinistra non basta mai. I dirigenti di FdI, secondo la logica della gauche, rimangono tutti fascisti. I suoi elettori, se possibile, sono ancora peggio. Questo è il ragionamento, nemmeno troppo velato, dell’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Incalzato a 4 di Sera, il nuovo talk show di Rete 4, l’ex magistrato si è lasciato prendere dal solito livore ideologico che contraddistingue, da quasi due anni a questa parte, i banchi dell’opposizione."La premier non poteva non fare una dichiarazione di quel tipo, perché ormai è un’ondata”, ha esordito de Magistris commentando la missiva di Giorgia Meloni indirizzata ai suoi. “Non posso credere che aspettasse l’inchiesta di Fanpage per sapere che in Fratelli d’Italia ci sono delle frange fasciste e razziste”, ha aggiunto con sprezzo del ridicolo. Poi ha aggiunto: “Io penso che se non stiamo attenti si va verso un frutteto contaminato”.

La giostra di insulti e accuse personali viene però fermata dal conduttore, Roberto Poletti, il quale ricorda che il 30 per cento degli italiani ha votato Giorgia Meloni e le altre due anime della destra. Un particolare tanto importante quanto volontariamente omesso dall’ex europarlamentare."Quindi lei pensa che il questi italiani possano avere posizioni razziste?”, chiede con tono polemico il conduttore. La risposta di de Magistris è un mix di falsità e accuse infondate. "Non solo nel partito, ma anche nel Paese”, spiega l'ex primo cittadino. Poi, a stretto giro, arriva la tesi delirante: “Io sono convinto che un pezzo d’Italia abbia delle radici fasciste e autoritarie, che vanno affrontate con una cultura costituzionale e democratica". E infine ribadisce: "Secondo me ci sono diversi italiani che dentro all’anima sono razzisti e anche con radici fasciste".

In un amen, l’ex sindaco prende di mira sia gli esponenti del centrodestra sia gli elettori dell’attuale compagine di governo.

D’altronde, come recentemente sperimentato con le elezioni in Francia, chi non vota a sinistra è per definizione un pericoloso autoritario con tratti fascistoidi. Questa la strana concezione di democrazia targata Luigi de Magistris e compagni rossi.

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