Voto in Francia, la Meloni avverte: "Vogliono mettere all’angolo chi non vota sinistra"

Dopo il voto in Francia, Giorgia Meloni contesta le mosse di Macron e dei suoi sodali, oltre che le proteste di piazza contro il voto democratico

Voto in Francia, la Meloni avverte: "Vogliono mettere all’angolo chi non vota sinistra"
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Duro intervento di Giorgia Meloni a seguito dei risultato delle elezioni in Francia, che al primo turno hanno premiato il partito di Marine Le Pen, con una percentuale di preferenze superiore al 30%. Un risultato che ha portato alle proteste di piazza dei francesi che, evidentemente, non amano l'espressione democratica quando non coincide con il proprio sentimento, e che sta spingendo il partito del presidente Macron tra le braccia degli estremisti di sinistra di Melenchon. "Noto qualcosa che in forme diverse avviene anche in Italia: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all'angolo il popolo che non vota per le sinistre. È un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche", ha dichiarato il presidente del Consiglio all'agenzia Adnkronos.

Meloni, in primis, si è mostrata compiaciuta per l'elevata affluenza al voto dei francesi, che dimostra una ferma e decisa volontà di esprimere il proprio parere per il governo del Paese. E si è anche complimentata con il Rassemblement National e con "i suoi alleati per la netta affermazione al primo turno". Ora la Francia dovrà tornare a voto per il ballottaggio e, ha proseguito il presidente del Consiglio, Marine Le Pen "sa che io tratto sempre con rispetto le dinamiche politiche ed elettorali delle altre nazioni". Quanto alle sue preferenze, il premier non rivela nulla di nuovo: "Siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato e se mi chiede se preferisco la sinistra, in qualche caso anche piuttosto estrema, o la destra... Ovviamente preferisco la destra".

Il risultato francese è una conferma di quello italiano alle politiche del 2022 ma un'anteprima si era già vista alle consultazioni Europee. Gli europei chiamati a esprimere le proprie preferenze stanno dando i loro voti ai partiti di destra, fornendo un'indicazione precisa sulla direzione che dovrà prendere anche l'Europa nel prossimo futuro. "Ho sempre auspicato anche a livello europeo che venissero meno le vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra e mi pare che anche in Francia si stia andando in questa direzione", spiega il premier italiano, che sottolinea come per la prima volta il Rn di Le Pen "ha avuto degli alleati già dal primo turno (Marion Maréchal e l'ex leader dei Républicain Eric Ciotti)".

Ma c'è di più, perché, prosegue il premier, "per la prima volta mi pare che anche i Républicain siano orientati a non partecipare al cosiddetto 'fronte repubblicano'".

Ma mentre a sinistra si prova una demonizzazione della destra, al pari di quanto avviene in Italia, i cittadini non sembrano più avvezzi a credere a certe ricostruzioni: "È un trucco in cui cadono sempre meno persone… Lo abbiamo visto in Italia, si vede sempre di più in Europa e in tutto l'Occidente".

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