Milano città più insicura d'Italia. Al primo posto per scippi: denunce in crescita del 3,5%

Sono state oltre 15mila le rapine in pubblica via a Milano nel 2022 e il trend per il 2023 è in crescita. Spaventano anche i numeri di Roma, dove c'è un aumento del 5% delle denunce

Milano città più insicura d'Italia. Al primo posto per scippi: denunce in crescita del 3,5%
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Come accade periodicamente, il Viminale ha scattato una fotografia del crimine nelle città italiane e a uscirne peggio di tutte è Milano, che si conferma maglia nera con quasi 7mila reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3.5% nel primo semestre 2023. Numeri impietosi, quelli diramati in esclusiva dal Sole 24 ore, per la città amministrata da Beppe Sala, in cui la percezione di insicurezza è altissima in tutte le sue zone. E c'è un dato fondamentale che dà la misura del comune sentire a Milano, quello relativo alle rapine in pubblica via, tornate ai livelli del 2007 con oltre 15mila episodi denunciati in dodici mesi nel 2012 e già oltre 8mila nel 2023, una crescita del 3.5% nei primi sei mesi dell'anno.

Il capoluogo lombardo viaggia a una media di 84,3 rapine in pubblica via per 100mila persone, un numero superiore a quelle che sono state registrate nello stesso periodo a Napoli. La città campana, vittima di pregiudizi e stretta da sempre nella morsa della criminalità organizzata, è ferma a 81,3. Un quadro ben preciso per Milano, che ogni anno che passa peggiora la sua situazione. Ma basta fare un giro nella città di Sala per rendersi conto di come la metropoli abbia ormai preso una china pericolosissima e di difficile inversione.

Tra le città meno sicure in base all'indice della criminalità c'è anche Roma, che per la prima volta sale in questo poco lusinghiero podio dei peggiori. Nella Capitale le denunce sono in crescita del 5% rispetto al 2019 e i furti con destrezza non raggiungevano certi livelli da diversi anni. Nel 2022, infatti, si sono registrate oltre 26 mila denunce e dati simili si possono ritrovare solo tra il 2013 e il 2015, non certo un gagliardetto da appuntarsi al petto per il sindaco Roberto Gualtieri. Completa il podio dei peggiori, assieme a Roma e Milano, la città di Rimini. Bologna, Firenze e Torino occupano rispettivamente la quarta, quinta e sesta posizione, seguite da Imperia, Livorno, Prato e Napoli.

Città turistiche e grandi città dove l'elevata presenza di persone nelle strade diventa un terreno di caccia ambito per i malviventi.

Analizzando le tipologie di reati nel prospetto offerto dal Sole 24 ore sulla base dei dati forniti dal Viminale, emerge che nella provincia di Barletta-Andria-Trani si concentra il maggior numero di furti d'auto in rapporto alla popolazione mentre La Spezia spicca per reati legati agli stupefacenti. La più alta densità di violenze sessuali (in relazione alla popolazione) si registra a Imperia, che si piazza a primo posto anche nelle percosse e nella contraffazione.

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