Nel toto Ambrogini spunta la Lucarelli

Il 15 ottobre è fissata la scadenza per depositare le candidature all'edizione 2024 degli «Ambrogini d'oro» e nel toto nomi spunta pure Selvaggia Lucarelli. Suona come una provocazione o c'è un cortocircuito

Nel toto Ambrogini spunta la Lucarelli
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Era stato (anche) un suo articolo pubblicato l'anno scorso sul Fatto Quotidiano a scatenare la memorabile sfuriata del sindaco Beppe Sala in aula contro i consiglieri di maggioranza e opposizione («la lista degli Ambrogini? Frutto di scelte clientelari dei partiti»). La giornalista Selvaggia Lucarelli aveva contestato vari nomi dei premiati, puntando il dito in particolare sul comico Andrea Pucci. «Mi domando - ironizzò - se sia stato premiato per i suoi raffinatissimi show o per i recenti meme sui social con le foto più infelici di Elly Schlein». Il 15 ottobre è fissata la scadenza per depositare le candidature all'edizione 2024 degli «Ambrogini d'oro» e nel toto nomi spunta pure la Lucarelli. Suona come una provocazione o c'è un cortocircuito, visto che la giornalista che ha pubblicato mesi fa il libro dal titolo «Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez» viene proposta dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico che nel 2020 candidò e ottenne la Civica Benemerenza per Chiara Ferragni e Fedez, ora (ri)messa in discussione dal consigliere di maggioranza Enrico Fedrighini per la vicinanza del rapper con ultrà del Milan arrestati nei giorni scorsi.

Nella motivazione De Chirico scrive che la Lucarelli è «una giornalista, scrittrice e opinionista italiana, nota per le sue pungenti critiche e il sarcasmo tagliente. Sui social è una vera "spadaccina digitale" pronta a infilzare chiunque con i suoi post graffianti. Amata e odiata in egual misura, è anche giudice in programmi televisivi, dove distribuisce voti e battute con la stessa generosità. In poche parole, una maestra nell'arte del polemizzare». De Chirico propone anche l'Ambrogino alla Memoria di Giovanni Lodetti, ex calciatore del Milan e poi allenatore e commentatore, scomparso nel 2023, e Medaglie d'Oro per Osvaldo Bagnoli, ex centrocampista di Milan, Verona e Udinese e allenatore dell'Hellas Verona che portò alla storica vittoria in serie A nel 1984-'85, e per Adriano De Gasperis, dipendente Atm che denunciò l'emissione di biglietti falsi all'interno dell'azienda. Licenziato, è stato successivamente reintegrato.

Il consigliere Fi e assessore regionale Gianluca Comazzi per la prima volta nella storia candida un animale: un golden retriever di 10 anni di nome «Belle» che svolge servizio di pet therapy in vari ospedali lombardi, «un modo per sensibilizzare l'importanza crescente della pet therapy a supporto dei malati cronici». Anche una provocazione per aprire un serio dibattito sulla modifica del regolamento: «Perchè non premiare ad animali usati in ambito sanitario o in operazioni di soccorso?» domanda. Per una Medaglia alla Memoria candida Andreas Brehme, calciatore e allenatore di calcio tedesco e dell'Inter, scomparso il 20 febbraio a 64 anni e per l'Ambrogino Patrizia Caracciolo, imprenditrice e impegnata nel sociale. Il Pd Alessandro Giungi e Daniele Nahum (Azione) propongono PuntoZero Teatro che offre corsi nel carcere minorile Beccaria. Nella rosa di Francesco Rocca (FdI) il poliziotto Christian Di Martino gravemente accoltellato la notte tra il 7 e l'8 maggio alla stazione di Lambrate da un immigrato irregolare con vari precedenti, rischiò la vita, anche il premier Giorgia Meloni andò personalmente a ringraziarlo in ospedale per il suo coraggio. E propone Andriy Shevchenko, «simbolo del Milan e campione nella vita, protagonista da anni di eventi benefici, ha finanziato anche il numero verde dedicato ai profughi ucraini a Milano». Per Riccardo Truppo (FdI) Grande Medaglia alla Memoria dei Piccoli Martiri di Gorla e ai loro genitori a 80 anni dalla tragedia.

Tra le proposte del leghista Samuele Piscina l'associazione italiana Vittime e infortuni della Strada, «una delle tante non politicamente schierate, non ha contestato il nuovo Codice della strada e quindi - contesta alla sinistra - non è stata convocata in Commissione comunale». Sull'ipotesi di togliere l'Ambrogino a Fedez ieri Sala ha tagliato corto: «Decidano i consiglieri: sugli Ambrogin non sono tenuto e non voglio intervenire, io lo assegnerei in modo molto diverso».

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