Festino nella riserva, lo sfregio dei vip

Party della Palermo bene: c'è un video. Il dj? È un ex agente della Guardia costiera

Festino nella riserva, lo sfregio dei vip
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Cartellone «Save the Planet» in mano, hanno fatto scempio di un isolotto protetto, quello dell'Isola delle Femmine, nel Palermitano. La dissonanza cognitiva di un'ottantina di persone della Palermo bene che, sabato, hanno fatto festa nell'area protetta, trova la sua naturale prosecuzione nelle giustificazioni del deejay Mauriziotto (Maurizio Giglio) che si trattava «solo» di un videoclip.

Tutto è un paradosso, a cominciare dal fatto che Mauriziotto è un militare della guardia costiera in pensione ed è stato responsabile proprio dell'Ufficio marittimo dell'isola. Per non parlare, poi, del fatto che la festa con tanto di video, aveva come tema centrale la celebrazione dei quattro elementi fondamentali della natura per la filosofia greca, ovvero acqua, aria, terra e fuoco. Insomma, la celebrazione di Madre Terra. Altro, però, che «esaltare le bellezze dell'isola»: cicche di sigarette, bottiglie e bicchieri di plastica, legna accatastata per falò hanno arrecato danni alla riserva naturale. Mauriziotto mette le mani avanti sottolineando di «non essere l'organizzatore dell'evento», ma di «avere solo accettato di fare da dj per il videoclip», una spiegazione dal sapore, anche questa, di dissonanza cognitiva tra ciò che è stata la sua funzione in passato di militare della guardia costiera e l'avere deciso di accogliere l'invito degli organizzatori, i gemelli Vito e Antonio Triolo, medici molto noti nel capoluogo siciliano. «Avevano l'autorizzazione della proprietaria dell'isolotto, la Marchesa Paola Pilo Bacci, per realizzare il video per esaltare le bellezze dell'isola si giustifica il dj -. Ho letto l'autorizzazione e mi è stato garantito che erano stati avvertiti sia la Capitaneria di Porto che l'ente gestore». Ma la Lipu, che gestisce l'area protetta, non ne sapeva nulla e ha sottolineato che si è trattato di un evento «non autorizzato» né autorizzabile. «Dal 1998 a nessuno era venuto in testa di prendere d'assalto l'isolotto, anche perché in questo periodo spiega Vincenzo Di Dio, direttore della riserva ci sono specie che nidificano e fino al 30 giugno le visite sono sospese».

A riportare i festeggianti alla realtà ci hanno pensato gli uomini della guardia costiera e, a supporto, sono arrivati carabinieri, finanzieri e poliziotti per identificare tutti. Sono della borghesia palermitana, tra professionisti e imprenditori noti. «Sono stato un militare della Capitaneria, non avrei mai partecipato ad una festa sull'isolotto. Sarebbe stato grave dice ancora Mauriziotto, che pure era lì alla consolle -. La festa doveva essere fatta al Beach Club, da dove poi siamo andati a Isola delle Femmine. Non c'è niente di lucro, lì volevamo fare il party per il video, ma ci stavamo trasferendo quando sono intervenute le autorità, che ci hanno bloccato».

La procura di Palermo valuterà gli eventuali reati anche in base all'area in cui sono sbarcati organizzatori, operatori per girare il video, dj e ospiti, se quella adibita alle visite autorizzate o quella off limits per questioni di rispetto ambientale.

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