![Smentite e denunce, crolla il "metodo Fatto" contro Nordio](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/08/1738998811-nordio-parlamento.jpg?_=1738998811)
Il «metodo Fatto Quotidiano» per incastrare il ministro della Giustizia Carlo Nordio si rivela un boomerang clamoroso. Il quotidiano diretto da Marco Travaglio «becca» il Nordio sbagliato, con 20 anni in meno. Arrivano le denunce. Il Giornale in un pezzo a firma di Luca Fazzo riporta una notizia clamorosa: da un'utenza intestata a «Editoriale Fatto Spa» (l'autore della telefonata non è stato ancora individuato) il 19 settembre scorso parte una chiamata (con voce di donna) a un studio dentistico di Treviso per fissare un appuntamento. Il nome del paziente che dovrà sottoporsi alla visita dentistica è quello del ministro della Giustizia Nordio. La donna (che si finge segretaria del ministro) comunica inoltre che il Guardasigilli sarà accompagnato da due uomini della scorta. Quella telefonata insospettisce la collaboratrice dello studio perché tra i clienti dello studio non c'è il ministro. Ma un altro Carlo Nordio del 1970. E dunque viene allertata la segreteria di Nordio della strana telefonata. Episodio che viene messo in relazione a un altro. Il giorno dopo la telefonata, il 20 settembre, il Fatto Quotidiano spara la notizia (con richiamo in prima): «Il dentista del ministro Nordio salvato dall'abolizione dell'abuso d'ufficio». Si fa riferimento alla condanna ricevuta dall'odontoiatra di Treviso, Gian Antonio Favero (a cui era arrivata la falsa telefonata), che sarebbe stato il dentista di Nordio e avrebbe usufruito della nuova norma. In realtà il ministro non è mai stato paziente di Favero. E infatti è lo stesso medico che subito dopo l'articolo presenta una denuncia contro l'autore dell'articolo. Però l'episodio non passa inosservato al servizio sicurezza del ministero della Giustizia che segnala il caso alla Procura di Roma. Nordio viene informato me preferisce tenere segreta l'indagine. Fino a ieri quando il Giornale ricostruisce tutto il giallo. «Il dentista Gian Antonio Favero, non è mai stato il suo dentista» - ha chiarito ieri il ministero della Giustizia in merito all'articolo pubblicato ieri dal Giornale «Nordio e il dentista», confermandone contenuto, documentazione e ricostruzione. L'episodio sarebbe legato ad una «comunicazione di notizia di reato», partita dagli uffici della polizia penitenziaria e destinata alla Procura della Repubblica di Roma.
Il ministro - viene spiegato nella nota del ministero - ha dato l'incarico al suo legale per le azioni di conseguenza. E sempre ieri è arrivata la nota dell'odontoiatra: «Carlo Nordio e nemmeno nessun altro dei suoi familiari è stato un paziente delle mie cliniche, tantomeno sono stato mai interpellato dal ministro per un consulto di qualsiasi tematica legata alla mia abilitazione» dichiara all'Ansa il professor Gian Antonio Favero titolare di varie cliniche odontoiatriche, non solo in Veneto. Il professionista trevigiano ha inoltre sottolineato che già dopo l'uscita della notizia sul Fatto Quotidiano dello scorso 20 settembre ha presentato «una denuncia contro l'autore del testo dando mandato al mio legale, Sara Franchini, del foro di Venezia per false notizie».
Il metodo della sostituzione di persona sembra un filone giornalistico preferito da alcune testate. C'è un precedente: un avvocato nel settembre del 2023 si presentò alla Procura di Milano spacciandosi per il legale del ministro Santanchè. La delega era falsa.
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