Il tampone di Adamo ed Eva

Sebastian Coe vuole cancellare le situazioni ambigue, a livello di genere, che in alcune discipline rischiano già di inserire nelle categorie femminili atlete (o atleti) non propriamente certificate in fatto di identità sessuale

Il tampone di Adamo ed Eva
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Battuto nella corsa alla poltrona di presidente del Cio, ma fermamente determinato a vincere la sua battaglia contro tutte le zone d'ombra che stanno minacciando lo sport, e ovviamente l'atletica. Sebastian Coe vuole cancellare le situazioni ambigue, a livello di genere, che in alcune discipline rischiano già di inserire nelle categorie femminili atlete (o atleti) non propriamente certificate in fatto di identità sessuale.

In un mondo che sta facendo i conti con la decisione di Trump di cancellare qualsiasi genere differente da maschile o femminile, anche lo sport dovrà prima o poi fare i conti con chi cercherà di fermare o limitare le situazioni «gender». Anche perché, se nella vita di tutti i giorni il fatto che l'identità di genere di una persona possa differire dal proprio sesso biologico senza creare problemi (se non al limite morali), nello sport le differenze fisiche non possono essere superate senza mettere a rischio la regolarità delle competizioni.

Così sir Coe, presidente della federatletica mondiale, ha pensato di introdurre un test particolare, un tampone della guancia, per garantire il sesso di appartenenza e tutelare tutte le atlete che chiedono di poter gareggiare alla pari. «È un test assolutamente non invasivo garantisce Coe e certamente necessario per la regolarità delle competizioni femminili. Negli ultimi tempi si è parlato molto dell'integrità dello sport femminile, adesso si tratta di garantirla veramente».

Insomma, una vera e propria crociata in difesa dello sport delle donne, soprattutto dopo le polemiche legate a molti casi degli ultimi anni, anche nelle ultime Olimpiadi. Coe infatti si è detto pronto a sostenere anche una eventuale battaglia legale, se qualcuno dovesse contestare l'imposizione di questi test, ma nel frattempo ha già ottenuto l'appoggio della neopresidente del Cio Kirsty Coventry che non ha escluso la necessità di reintrodurre i test del sesso, ma vorrebbe ovviamente armonizzare le decisioni delle varie federazioni.

Insomma, ci si preparerebbe a un ritorno al passato: se non al test dei cromosomi abbandonato nel 2000, quanto meno a un controllo dei geni, come nel caso dei tamponi delle guance, e, se necessario, dei livelli di testosterone. Il tutto in difesa delle donne.

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