"Temo più la sinistra della gioventù meloniana: alimenta odio verso l'ebreo"

Il presidente della Federazione Maccabi, Vittorio Pavoncello: "La gauche maschera odio e razzismo"

"Temo più la sinistra della gioventù meloniana: alimenta odio verso l'ebreo"
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«Sui social e sui giornali che appartengono a certi gruppi vengono usati dei termini che portano a un antisemitismo latente». Vittorio Pavoncello, presidente della Federazione italiana Maccabi, è fermamente convinto che coloro che si scagliano contro i militanti di Gioventù Nazionale siano gli stessi che alimentano l'antisemitismo da sinistra.

A chi si riferisce?

«A personaggi che si definiscono antifascisti e accusano noi ebrei con termini razzisti e vergognosi di essere felici che l'estrema destra vinca in Francia. Questi signori scrivono: Adesso voi avete i nipotini di Vichy che si dicono sionisti. Siete contenti? oppure: Tenetevi stretti i vostri amichetti. Questo voi in riferimento a una religione è intrinsecamente razzista e antisemita».

Questo razzismo si percepisce anche nelle università?

«Sono pochi i docenti che si sono opposti al boicottaggio delle università israeliane, le quali non rappresentano il governo di Israele. Vanno avanti con slogan come apartheid e genocidio. Ma non solo. In questi giorni poi, durante il Glastonbury Festival che ricalca il Nova Festival di 7 ottobriana memoria, hanno esposto le bandiere palestinesi non pensando che il Nova Festival era un evento molto simile».

Responsabilità politiche?

«Questo antisemitismo è basato sulla propaganda che alimenta questo odio che pensavamo fosse finito e, invece, ha nuove fonti. La colpa è anche di certa sinistra che non prende posizione o rimane ibrida».

Cosa pensa dell'inchiesta di Fanpage?

«Ieri Mélanchon si è presentato con una signora che nega le atrocità del 7 ottobre. Secondo me, è più pericoloso questo oppure che non si dica nulla quando gli ebrei vengono estromessi dalla vita civile piuttosto di quattro ragazzini scemi della gioventù meloniana che sono già stati cacciati dai loro capi».

Avete paura?

«A Bologna, il tour de France è stato assaltato dagli ecologisti per sostegno al popolo palestinese e noi non possiamo organizzare tavole rotonde perché temiamo di essere assaltati. È una situazione molto brutta, molto più brutta della gioventù meloniana».

Anche Elly Schlein dovrebbe prendere le

distanze dall'antisemitismo?

«Sì, ma nessuno lo fa. Finché cercheranno di mascherare questo loro antisemitismo con la parola antisionismo e non si capirà che i due concetti sono la stessa cosa staremo in alto mare».

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