Dopo l'esonero di Ivan Juric, il casting dei Friedkin a caccia del successore continua. Ma senza fretta e senza deleghe, come accaduto per l'ormai ex Ceo Lina Souloukou che aveva portato il tecnico croato, un profilo poco adatto alle caratteristiche del gioco della Roma. Gli imprenditori Usa si stanno prendendo il tempo necessario prima di fare la scelta: d'altronde si tratta del quarto allenatore della squadra in dieci mesi, il terzo solo in questo campionato, e non vogliono ripetere gli errori del passato di cui si sono pentiti.
Domenica il ds Ghisolfi aveva recitato il mea culpa sulla cacciata di De Rossi: lui lo avrebbe richiamato, contrari i Friedkin ai quali non sarebbero piaciute alcune cose fatte da DDR e anche la posizione del dirigente francese ora potrebbe essere a rischio. «Mai detto che non tornerò più a Trigoria, lì è la mia casa», ha commentato il tecnico dei giallorossi fino allo scorso 18 settembre entrato ieri, come il ct azzurro Spalletti, nell'Hall of Fame del calcio italiano.
L'attesa per il nuovo tecnico durerà almeno 24-36 ore: alle proposte e ai sondaggi nazionali e internazionali con varie agenzie di procuratori a cui si sono rivolti i Friedkin, che si trovano a Londra, seguiranno analisi attente dei dati e dei curriculum dei vari nomi. Smentite, quindi, le indiscrezioni riguardanti la loro presenza in un hotel di lusso a Ladispoli, sul litorale laziale, e di un colloquio con l'ex tecnico del Borussia Dortmund Terzic, che è già fuori dai giochi.
La ripresa degli allenamenti della squadra giallorossa, programmata per domani da Juric (al quale non è arrivato nessun saluto social da parte dei giocatori, altro segnale di come il feeling non sia mai scattato), potrebbe svolgersi quindi senza il nuovo tecnico. Nella lunga lista dei papabili, molti dei quali non sono però ancora stati contattati, non sembra mai essere entrato Frank Lampard, vicino a un accordo con il Coventry.
I nomi restano dunque i soliti: Mancini, Allegri, Sarri, gli ex Ranieri e Rudi Garcia, ancora sotto contratto con il Napoli. Ma non si esclude nemmeno una scelta a sorpresa, con un profilo diverso da quelli circolati in questi giorni. La dirigenza interna della Roma sta consigliando alla proprietà americana un nome italiano, pronto dunque da subito, evitando di perdere tempo per l'apprendimento e risollevare il più rapidamente possibile le sorti della squadra. Non solo l'allenatore, però.
In casa Roma si attendono novità anche per quanto riguarda il nuovo Ceo. I nomi: da Carnevali del Sassuolo a Uncini Manganelli, Global GM adidas Running, da Perrelli, vice presidente Sky Executive, a Montali già alla Roma dal 2009 al 2011.
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