Magazzino 18: quello che resta degli esuli italiani
Nel porto vecchio di Trieste c’è un magazzino “speciale”. Le mura sono logorate da salsedine ed umidità ma, sulla facciata, si legge ancora il numero “18”. Divenuto famoso grazie allo spettacolo di Simone Cristicchi, questo luogo metastorico custodisce le masserizie dei nostri connazionali costretti a scappare alla fine della seconda guerra mondiale da Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla pulizia etnica e per non rinnegare la propria italianità