Per come era cominciato il 2010 non prometteva granchè bene poichè il terremoto di Haiti e quello del Cile hanno fatto centinania di migliaia di morti nel giro di un mese, tra gennaio e febbraio. Sebbene poi la natura abbia continuato a ribellarsi tramite la Marea nera, il vulcano islandese, gli incendi di Mosca e le alluvioni in Pakistan, commuove l'eroica resistenza dei minatori cileni rimasti sotto terra per più di due mesi. Non solo la natura ma anche gli uomini, le potenze e le nazioni hanno inciso nell'evoluzione di questo 2010: basti pensare alla riforma sanitaria di Obama, alla rivolta delle camice rosse thailandesi, alle polemiche francesi verso rom e burqua fino alle rivelazioni di Wikileaks. E infine i "grandi" dela pace: Liu XiaoBo e San Suu Kyi.
La terra trema 200.000 morti in un dramma che sembrava non aver fine: l'isola di Haiti viene letteralmente sbriciolata e fatica tutt'ora a riprendersi a causa dell'epidemia di colera che ancora l'affligge. A fine febbraio anche il Cile soffre il terremoto: muiono in 800.
"Rivoluzioni" A marzo il grande protagonista è il presidente americano Obama che vara la tanto attesa ed agognata riforma sanitaria, anche se è obbligato a modificarne parzialmente i tratti per superare l'ostruzionismo del Congresso. Nello stesso periodo comincia l'inizialmente pacifica rivoluzione delle Camice Rosse in Thailandia contro il regime militare: il tentativo verrà però soffocato nel sangue due mesi dopo.
La natura ribelle Aprile è il mese in cui Madre Natura dimostra all'uomo che tutto il suo progresso può essere facilmente messo ko. L'impronunciabile vulcano islandese manda nel panico il sistema dei trasporti occidentale: per circa un mese gran parte dello spazio aereo europeo è coperto dalla nube di cenere che impedisce agli aerei di alzarsi in volo. Poi il 20 il dramma al largo della Lousiana: esplode la piattaforma petrolifera della Bp (causando 11 morti) e la marea nera di 800 milioni di litri di petrolio si estende per 2000 km devastando le acque e le coste. Solo il 15 luglio verrà fermata la fuoriuscita di greggio.
Cambiamenti e confronti politici I mesi primaverili portano novità negli equilibri del pianeta. Il 10 aprile la Polonia piange il presidente Kaczynski e lo stato maggiore del paese morti in un incidente aereo durante la visita alla foresta di Katyn, teatro dell'eccidio sovietico: pochi mesi dopo la russia riconoscerà la responsabilità dell'Urss nel massacro, finora sempre negato. Il 6 maggio finisce l'era del Labour in Inghilterra: Cameron porta i conservatori al governo insieme ai liberaldemocratici. A giugno invece l'omicidio del vescovo Luigi Padovese in Turchia, mette a rischio i rapporti tra il mondo occidentale e quello islamico.
Ancora la natura protagonista Nell'immaginario collettivo si associa la Russia alla parola "freddo": eppure a fine luglio sono gli incendi a devastare i dintorni di Mosca per migliaia di km: 60 i morti. Ai primi di agosto invece restano intrappolati sotto terra i 33 minatori di San Josè, in Cile. La resistenza dei lavoratori commuove tutti e quando il 12 aprile tornano in superficie, il mondo festeggia con loro.
Tensioni culturali Agosto e settembre sono mesi complicati per la diplomazia internazonale, in particolare per i rapporti con il mondo islamico. Protagonista la Francia prima con i rimpatri forzati dei rom, quindi con l'approvazione della leggi anti-burqua. Intensa è pure la mobilitazione mondiale per evitare la lapidazione dell'iraniana Sakineh e le polemiche in occasione dell'anniversario delle Torri Gemelle: scandalizza infatti la proposta di costruire una moschea a Ground Zero.
Le speranze di pace Il premio Nobel al dissidente cinese Liu Xiao Bo, nonostante la forte irritazione di Pechino, e la liberazione (dopo sette anni di arresti domiciliari) dell'oppositrice al regime birmano San Suu Kyi sono i due episodi che ridanno speranza alla pace nel mondo.
Fine anno di tensioni Negli ultimi giorni di novembre la consueta tensione tra le Coree esplode con il pretestuoso bombardamento ordinato da Pyongyang verso un'isola del sud: 4 morti.
Meno tragiche ma comunque sconvolgenti (ed irritanti) sono le "rivelazioni" di Wikileaks: Julian Assange pubblica migliaia di rapporti diplomatici riservati mettendoin imbarazzo i potenti di tutto il mondo; poco dopo viene arrestato per stupro. L'anno si chiude purtoppo con le violenze delle milizie musulmane nigeriane che nella notte di Natale attaccano chiese e abitazioni cristiane: oltre 100 morti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.