Abete strattona Platini per Ovrebo il ciccione

MEA CULPA Il presidente federale protesta con Michel. E l’arbitro ammette il grave errore

Incapace o corrotto. E poco conta che abbia ammesso d’aver sbagliato. «Dovevo annullare quel gol» la confessione a una tv norvegese. Non ci sono altri aggettivi per spiegare il comportamento dell’arbitro norvegese Tom Henning Ovrebo che l’altra sera ha regalato al Bayern il successo sulla Fiorentina nell'ottavo di Champions League. Qualsiasi sia il verdetto, va fermato e messo a riposo per evitare che faccia altri danni al mondo del calcio. I suoi errori sono stati colossali. Invece di trincerarsi dietro la decisione di Dag-Roger Nebben, l’assistente con la faccia d'angelo che in precedenza aveva firmato l’ingiustificata espulsione di Gobbi, l’ineffabile Ovrebo avrebbe potuto annullare il gol di Klose per un fuorigioco chilometrico.
Ma non c’era da aspettarsi niente di più e di meglio da questo signore avviato all’obesità che qualche minuto prima non aveva espulso proprio l'attaccante per un intervento a martello sulla gamba di Felipe. Neppure la stampa tedesca ha giustificato le sue decisioni: «Un gol scandaloso dà la vittoria al Bayern», ha titolato ieri mattina il quotidiano popolare Bild. Il video del furto sta facendo il giro del mondo su centinaia e centinaia di siti. Solo quello dell’Uefa non ne ha fatto cenno in un ridicolo articolo dove si parla di tutto fuorché dello scempio compiuto da Ovrebo. E pensare che di mestiere costui fa lo psicologo. È lui il Moreno d’Europa, il fischietto ecuadoriano che contribuì all'eliminazione dell'Italia dal Mondiale nippo-coreano.
Durissima la reazione del nostro presidente federale Abete che ha condannato senza misericordia l'arbitro norvegese benché si trovasse alla presentazione in Vaticano della Clericus Cup: «È stato un errore molto grave, una vera e propria nefandezza. La Fiorentina è stata chiaramente svantaggiata. Gli sbagli ci possono anche stare, ma quelli di Monaco sono stati fin troppo evidenti. In occasione del gol di Klose, il fuorigioco non era una questione di centimetri, ma di metri. È evidente che l’arbitro non era in forma e che non era il caso di affidargli una partita così importante». Abete ha poi parlato (al telefono) dell’episodio con Platini che, già dalla tribuna dell’Allianz Arena, aveva sottolineato l’errore. Il presidente dell'Uefa s’è detto rammaricato. Ma non può limitarsi alle parole se non vuole entrare, anche lui, a pieno titolo, nel circolo dei tromboni. A quando la moviola in campo?
La commissione arbitrale, di cui fa parte il nostro Collina, avrebbe dovuto pensionare il ciccione norvegese da tempo. Nell’ultimo europeo annullò un gol validissimo di Toni in Italia-Romania, come ammise lui stesso a giochi fatti. In Champions non ci ha mai preso. Nel 2008 espulse Burdisso lasciando in 10 l’Inter contro il Liverpool, un anno fa fece imbestialire il Chelsea negando almeno due rigori agli inglesi nella semifinale con il Barcellona. C’è un limite all’umana sopportazione. Ma il grande capo dei fischietti europei, lo spagnolo Angel Maria Villar Llona, ha voluto sfidare l’opinione pubblica recando un danno gravissimo all’immagine della competizione. L’errore è reso ancora più evidente dal fatto che Ovrebo, prossimo a compiere 44 anni, è stato escluso dal Mondiale in Sud Africa. Ci voleva tanto a lasciarlo a casa anche in Europa?
Se le reazioni dello staff viola sono state improntate all’ironia («Vada da un oculista», la chiosa di Diego Della Valle, «Abbiamo sbagliato a non raddoppiare la marcatura sull’assistente» il commento di Prandelli, «quel fuorigioco si vedeva dalla luna» la chiosa dell’astrofisica Hack), i tifosi viola hanno reagito di brutto intasando il sito ufficiale dell’Uefa con migliaia di email di protesta.

Per una curiosa coincidenza il Bayern aveva segnato due gol in fuorigioco anche nella doppia sfida contro i viola dell’anno scorso: il primo in casa, il secondo a Firenze. Ovrebo ha fatto di peggio. E la chiamano fatalità.

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