"Possibile un'ampia convergenza". Anche Schlein rilancia la mega-ammucchiata rossa

Dopo l'assist ricevuto da Renzi nella partita del cuore, la segretaria del Pd prosegue la corrispondenza di amorosi sensi per costruire un campo larghissimo con tutti dentro: da Fratoianni a Calenda

"Possibile un'ampia convergenza". Anche Schlein rilancia la mega-ammucchiata rossa
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L'ammucchiatissima rossa è ufficialmente servita. L'assist di Matteo Renzi - sia nel senso proprio del termine calcistico sia in ambito politico - a Elly Schlein ha fatto sì che il centrosinistra riuscisse a svegliarsi da un torpore nel quale sembrava essersi inabissata dopo i molteplici recenti flop elettorali, esclusa la Sardegna e qualche città qua e là in Italia. Una di queste è stata Perugia, con il successo al ballottaggio della candidata unitaria Vittoria Ferdinandi che era riuscita a mettere d'accordo tutti tra le opposizioni: da Sinistra Italiana all'ex terzo polo, passando naturalmente per il Pd, il Movimento 5 Stelle, i Verdi e +Europa. Ed è proprio dal capoluogo umbro che la leader dem ha voluto tracciare ulteriormente una via sul solco dell'accozzaglia, seguendo pedissequamente la scia del capo di Italia Viva.

"Noi come Partito Democratico siamo ovunque testardamente unitari: lo siamo ancora di più dopo il buon risultato che abbiamo visto alle amministrative e alle europee", ha ribadito la deputata. Del resto la partita del cuore è ancora viva negli occhi degli ultrà di sinistra: la foto social dell'abbraccio Schlein-Renzi era diventata virale fin da martedì sera. Non solo, ma non è un caso che la responsabile del Nazareno lanci questo appello proprio nel momento in cui sta partecipando all'iniziativa del Comitato regionale del Pd a sostegno del referendum per l'abolizione della legge sull'Autonomia differenziata. Una mossa politica che ha visto compatte tutte le forze che non sostengono il governo di Giorgia Meloni (tranne Azione di Calenda) e che era stata immortalata da un altro scatto fotografico che aveva visto posare fianco a fianco - incredibile dictu - Maria Elena Boschi e Rosy Bindi: due storiche avversarie politiche da almeno un decennio.

Ecco quindi il piano della segretaria: favorire un'"ampia convergenza su progetti condivisi e candidature credibili" per riuscire a "battere le destre", anche oltre i confini delle tornate elettorali amministrative. Sostanzialmente un allineamento al pensiero di Renzi che ieri aveva espressamente detto: "Il tempo dei veti è finito, un'alleanza è possibile anche con Giuseppe Conte". Per la (non) felicità di quest'ultimo, che ancora si ricorda bene come venne scaraventato fuori da Palazzo Chigi per farlo sostituire da Mario Draghi; e soprattutto da chi. "Adesso dice che sono assolutamente un suo interlocutore privilegiato? Beh, la politica per noi è una cosa seria", aveva seccamente replicato Giuseppi ieri. Per questo non si fida tanto e nel frattempo sta a guardare quello che imbastiscono gli altri.

A partire dalla Regione Umbria, che andrà al voto in autunno e che vedrà sfidarsi la governatrice uscente Donatella Tesei, della Lega, contro una possibile altra rappresentante del campo larghissimo "centrista-comunista": come ai "bei" tempi Prodi. Chissà quanto tempo ci si impiegherà a sentire dalla viva voce del senatore fiorentino: "Elly, stai serena".

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