Lantidoto alla crisi si chiama sostenibilità. E oggi un concorso rivolto a giovani imprenditori cerca di coniugare la possibilità di realizzare profitti proprio con la sostenibilità e limpatto sociale, concetti di solito associati al mondo del no profit. È il principio alla base delliniziativa promossa da Altis, Alta scuola impresa e società dellUniversità Cattolica di Milano, che da questanno porta in Italia il Global Social Venture Competition, il concorso internazionale per il business plan lanciato nel 1999 dallAteneo di Berkeley. Obiettivo, favorire la nascita e lo sviluppo di imprese a forte rilevanza sociale.
«Abbiamo deciso di portare in Italia questo concorso - spiega il direttore di Altis, Mario Molteni - perché cè una perfetta affinità tra il suo spirito sociale e la vocazione della nostra scuola, che cerca di mettere in contatto impresa e società ed è particolarmente attenta a favorire la realizzazione di progetti concreti che abbiano impatti tangibili sulla realtà. Con questa formula i giovani hanno la possibilità di entrare in contatto diretto con le aziende, sviluppando idee realizzabili e incrementando il proprio spirito imprenditoriale. Nel contempo le imprese ricevono spunti e conoscenze da menti fresche».
Diciotto i progetti imprenditoriali che hanno partecipato al concorso di Altis. Si va da chi sviluppa infrastrutture tecnologiche basate su videofonia per favorire la socializzazione tra anziani, a chi realizza abiti che assecondano laumento o la diminuzione del girovita semplicemente chiudendo delle zip, a chi opera per fornire microcrediti a soggetti deboli. «La varietà dei progetti è una delle cose più interessanti - dice ancora Molteni - Alcuni hanno contenuto altamente tecnologico, altri si basano sulla tipica tradizione artigianale italiana. Tutto ciò mostra la vitalità imprenditoriale del nostro Paese e ci dice che anche in un clima di perdita di fiducia fare impresa è una scommessa vincente e costruttiva».
Di queste diciotto idee, sette, quelle ritenute di maggiore impatto sociale da una giuria composta da imprenditori e operatori del no profit, sono state selezionate per partecipare alle finali europee che si terranno in febbraio a Londra. Unulteriore scrematura ha portato quindi alla selezione dei tre progetti vincitori delledizione italiana del Global social Venture Competition.
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