Anna Maria Greco
da Roma
Sconti al massimo e ben pubblicizzati in farmacia e niente vendita di medicinali nei supermercati. Laccordo tra ministro della Salute e Federfarma si conclude con soddisfazione di ambedue le parti. E nellinteresse dei cittadini che risparmieranno nellacquisto dei farmaci da banco, non a carico del Servizio sanitario nazionale.
Dopo lincontro di venerdì tra Francesco Storace e Giorgio Siri, presidente della federazione dei farmacisti, un protocollo dintesa mette nero su bianco gli impegni presi. La legge 149, che blocca per due anni gli aumenti dei prezzi dei medicinali, dovrà essere applicata nel modo più corretto e così non ci sarà bisogno di imitare il modello di vendita americano, in modo da stimolare la concorrenza. «È partito un nuovo corso - commenta il ministro -, al termine di un lungo lavoro di mediazione condotto dal sottosegretario Cesare Cursi. Il risultato più importante è limpegno di Federfarma (e al tavolo erano presenti i rappresentanti di tutte le regioni) a raccomandare il massimo sconto sui farmaci senza obbligo di prescrizione e da banco e laffissione di avvisi nelle vetrine delle farmacie per informarne esattamente i cittadini».
Preoccupatissimi di un eventuale via libera alla vendita dei medicinali nei supermercati, i farmacisti hanno dunque fatto di necessità virtù, accettando di abbassare significativamente i prezzi e di comunicare mensilmente allAgenzia del farmaco quali sconti hanno praticato. Inoltre, la Federfarma veglierà sul rispetto dellobbligo di proporre ai cittadini i meno costosi farmaci generici, in sostituzione di quelli prescritti e di informare sul corretto utilizzo dei medicinali. «Lo Stato - assicura il ministro - sarà garante dei cittadini perché fino al 2007 possano risparmiare e dopo la fine del blocco dei prezzi non debbano subire aumenti incontrollati. Ogni futura modifica dei costi dovrà essere adeguatamente motivata».
Storace racconta che tutto nasce dalla relazione fatta da Pierluigi Bersani alla Conferenza programmatica dei Ds, in cui ha proposto la liberalizzazione dei farmaci da banco. E questo vuol dire vendita nei supermercati, prospettiva funesta per le farmacie. In Consiglio dei ministri, la scorsa settimana, Storace ha affrontato il problema e ha avuto lincarico di verificare lattuabilità dellipotesi con i farmacisti. I quali, per scongiurare il rischio, si sono dimostrati disponibilissimi sul fronte degli sconti. A sua volta, il ministro ha ribadito lesigenza di vendere tutti i medicinali solo in farmacia, chiudendo almeno per ora il discorso sui supermarket.
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