Aerei civili-militari Eads punta alla leadership

Nuovi Airbus per consumi più contenut

da Milano

Eads vuole diventare la prima società aerospaziale e della difesa mondiale e già nel medio termine si avvicinerà a questo obiettivo grazie ad un incremento di quasi il 25% del fatturato. Parola di Noel Forgeard, co-amministratore delegato del gruppo aerospaziale europeo. Forgeard ha confermato che il 2005 si chiuderà secondo le aspettative con un fatturato superiore a 33 miliardi di euro e un utile di 2,75 miliardi. Nel giro di tre-cinque anni sarà invece raggiunta la soglia dei 40 miliardi. Una previsione ragionevole, considerando che il portafoglio ordini di Eads ha raggiunto il valore di 210 miliardi di euro «che equivalgono ad oltre sei anni di attività», ha detto Forgeard.
A scandire il ritmo di questa crescita sarà soprattutto l’andamento del mercato civile e la performance della controllata Airbus (Eads ha l’80%, Bae Systems il 20%) che beneficia del nuovo ciclo positivo dell’aviazione commerciale. Con l’incremento dei ritmi di produzione e delle consegne, comprese quelle del colossale A380, il fatturato salirà a ritmi vertiginosi. Quanto ai profitti, inizialmente Airbus dovrà recuperare almeno parte dei costi non ricorrenti sia per l’A380 sia per il nuovissimo A350, che secondo Eads è molto vicino alla soglia di 200 esemplari tra ordini e prenotazioni alla fine del 2005. Mancano all’appello circa venti ordini.
Il boom di Airbus, nonostante il recente recupero di Boeing, è indiscutibile, gli ordini arrivano copiosi mentre le compagnie aeree, sia quelle tradizionali sia quelle a basso costo, registrano utili significativi (anche dal Nord America arrivano segnali positivi) sono spinte dai costi del carburante ad ordinare aerei più moderni.
Airbus con l’A350 sta contenendo l’offensiva di Boeing con il suo B787 e i due giganti si preparano ora alla nuova battaglia, quella per la sostituzione degli aerei a corto-medio raggio a corridoio singolo. Forgeard ha detto che Airbus ha raddoppiato l’investimento in ricerca e sviluppo, pari a 450 milioni di euro fin da quest’anno e ha assicurato che nuovi materiali compositi, tanto avanzati quanto a buon mercato, saranno presto disponibili. In questo campo però Airbus, tradizionalmente all’avanguardia, ora si trova ad inseguire Boeing e il suo B787 che rappresenta oggi lo stato dell’arte.
Nella corsa alla leadership mondiale Eads sconta la debolezza asimmetrica nei confronti del rivale di sempre, l’americana Boeing (Lockheed Martin è attiva solo nella difesa e nello spazio), che deriva dalla pochezza degli investimenti europei nella difesa. La struttura del fatturato di Boeing è più equilibrata, il militare e lo spazio bilanciano il civile, grazie anche ad investi nazionali per la difesa che superano ampiamente i 400 miliardi di dollari all'anno. L’Europa spende molto meno e anche la capacità di penetrazione export è inferiore.

Eads sta cercando con caparbietà, sotto l’impulso dell’altro ceo, il tedesco Tom Enders, di sfondare nel mercato della difesa Usa, ma si tratta di una sfida molto difficile. Eads potrebbe allargarsi nel militare con una alleanza-fusione con il gruppo elettronico francese Thales, ma l’operazione, sponsorizzata proprio da Forgeard per il momento resta solo un pio desiderio.

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