Come affittare il Paradiso a 30 euro al mese

Case (quasi) gratis a San Fruttuoso. "Offerta lancio" per ripopolare uno tra i borghi più belli del mondo. Pensate che ci sia la fila? Sbagliato, qui la vita è troppo scomoda...

Come affittare il Paradiso a 30 euro al mese

Arturo, Ugo, Elio, Lina e Franca - i favolosi 5residenti5 del borgo di San Fruttuoso (Camogli) - un po’ sono felici e un po’ sono tristi. Abituati a vivere da soli nel loro Paradiso ligure, stanno rimuginando sull’ipotesi di ritrovarsi «invasi» da una «folla» di ben 11famiglie11 allettate da una proposta a dir poco ghiotta: entrare in possesso di undici appartamenti appena ristrutturati (mediamente 60 metri quadrati ciascuno) in cambio di un canone mensile a partire da 30 euro; roba che a Milano non ci paghi neppure l’affitto della cuccia del cane.

L’idea della locazione immobiliare a prezzo stracciato è venuta a una società dal nome solo apparentemente «artistico»: l’Arte (che, in realtà, sta per Azienda regionale territorio per l’edilizia); burocratese allo stato puro, ma sempre meglio di Iacp (Istituto autonomo case popolari). I tre edifici in questione, grazie ai finanziamenti della Regione, sono stati acquistati, «sottoposti a restyling» e donati per un obolo simbolico. Il vero obiettivo è infatti un altro, e viaggia a vele spiegate tra il romantico e il turisticamente-correct: far «vivere» tutto l’anno uno dei borghi più belli del mondo, visitatissimo in estate ma abbandonato a se stesso in autunno, primavera e inverno.

Gli amministratori locali - pur nella convinzione che non esistono più le mezze stagioni - hanno però posto una clausola imprescindibile: gli aspiranti inquilini che si decideranno a cogliere al volo questa opportunità più unica che rara, dovranno impegnarsi a state qui 365 giorni all’anno, potendosi assentare solo per «improrogabili e giustificati motivi». I furbi rischiano di la «sospensione» e l’immediata «espulsione» dal Paradiso Sanfruttuosiano (con annesso relativo bilocale a equissimo canone): più o meno come accadde ad Adamo ed Eva che, per una mela, si fregarono con le loro stesse mani.

Ma, a proposito di frutta (ma anche di pasta, carne, pesce, verdura ecc., insomma di tutta la spesa necessaria a riempire la dispensa), va ricordato che il borgo in questione sarà pure stupendo, ma non è certo il massimo della praticità. Anzi - ammettiamolo - sotto la voce «negozi e diversivi», San Fruttuoso è una Cajenna. Sicuro, c’è la solennità dell’abbazia che ti toglie il fiato, ma la comodità di un supermarket sotto casa o di un cinema multisala (ma pure monosala) te la puoi scordare. Forse, anche per questo, la gente non sta facendo a cazzotti per accaparrasi i famosi 11appartameti11.

«Alla fine dell’800 - ricorda Il Secolo XIX - San Fruttuoso contava quasi 200 abitanti, molti dei quali alloggiavano nell’abbazia benedettina». Gli ultimi sciabordii di nobile schiuma risalgono agli anni ’50 , con ospiti (si direbbe oggi) «particolarmente glamour», tipo re Faruq d’Egitto con relativo codazzo di nani, ballerine e escort (si direbbe sempre oggi).

Ma a chi andranno, concretamente, gli 11appartamenti11? I «forestieri» si metano l’anima in pace: il bando prevede precedenza assoluta a chi nel borgo ha già un’attività: ristoratori, barcaioli e bancarellai e residenti «saltuari» al febbraio 2010. Come dire: il trucco c’è, e si vede...

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