«Parassiti a cui la Nato non dovrebbe offrire passaggi gratis», alleati che si comportano «ingiustamente e scorrettamente». Stavolta il Sunday Telegraph non misura parole e rabbia, non si cura nemmeno del cadavere del primo maresciallo Giovanni Pezzullo, dodicesimo militare italiano rientrato in una bara dallAfghanistan. Stavolta il quotidiano inglese raccoglie il malcontento che serpeggia nei ranghi dellesercito di Sua Maestà e lo catapulta sui governi di Germania, Spagna e Italia accusati, in un commento al vetriolo, di aver scelto il comodo ruolo dell«alleato non combattente» sul torrido fronte afghano.
La guerra tra alleati, fomentata dal quotidiano inglese più vicino ai conservatori, divampa nello stesso giorno in cui un kamikaze, arruolato da Al Qaida o dai talebani, si fa esplodere con la sua autovettura tra una folla intenta a seguire una corsa per cani organizzata a Kandahar. Il vero obbiettivo dellautobomba è con tutta probabilità Abdul Hakim Jan, importante comandante di una milizia filo governativa, ma assieme a lui vengono fatti a pezzi almeno unottantina di innocenti. Lattentato si trasforma così nella strage più sanguinosa messa a segno dalla fine del 2001. Nonostante le accuse del governo, i talebani smentiscono però di aver organizzato l attentato messo a segno in quella che fu la loro città simbolo.
Laffondo del Sunday Telegraph è innescato dallinchiesta sulla morte del capitano James Philipson attribuita - da un coroner - alle «inscusabili e imperdonabili» mancanze dei ministeri della Difesa e delle Finanze colpevoli di aver tagliato i finanziamenti essenziali destinati alle truppe inglesi impegnate nella lotta ai talebani. Le accuse, destinate al premier laburista Gordon Brown, responsabile per oltre dieci anni delle finanze di Sua Maestà, finiscono però con il fare strage tra gli alleati. Per sottolineare il gravoso carico attribuito alle forze inglesi il quotidiano dà fiato alle trombe della polemica che da tempo avvelena le retrovie dellAlleanza Atlantica.
«Lindisponibilità degli altri membri della Nato di contribuire con unequa suddivisione alle operazioni di combattimento in Afghanistan costringe a sforzi sempre più gravosi le Forze Armate Britanniche», nota il quotidiano facendo propria lesasperazione di molti ufficiali di Sua Maestà furenti di fronte alle pesanti perdite (87 morti e quasi 150 feriti) in Afghanistan. «Spagna, Germania e Italia approfittano dei nostri sforzi e di quelli dellAmerica - accusa il commento - sperando di godere dei frutti della maggiore sicurezza generata da questi sacrifici, ma si guardano bene dal contribuirvi». Per il Sunday Telegraph la decisione del nostro governo e di quello spagnolo e tedesco di non contribuire alla guerra ai talebani combattuta da inglesi, americani, danesi e canadesi è insomma cinico opportunismo dettato dalla speranza di poter partecipare alla spartizione del bottino senza rischiare i propri soldati. Le accuse ai nostri militari, spesso al fianco degli inglesi grazie allapporto silenzioso degli incursori di esercito e marina, hanno un motivo scatenante.
La collaborazione, rivela una fonte del Giornale, si è incrinata lo scorso settembre quando il nostro governo attese fino a tarda notte prima di dare il via libera alloperazione per la liberazione dei due agenti del Sismi catturati in Afghanistan.
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