Meloni in Cina vede Xi: focus su guerra in Ucraina, Medio Oriente e tensioni nell'Indo-Pacifico

Cooperazione economica, commerciale e culturale: questo l'obiettivo della visita di Meloni in Cina, anche nel solco di quanto fatto da Marco Polo 700 anni fa

Meloni in Cina vede Xi: focus su guerra in Ucraina, Medio Oriente e tensioni nell'Indo-Pacifico
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Cena ufficiale con il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping per Giorgia Meloni, che con il capo dello Stato ha affrontato temi difficili come le crescenti tensioni che animano il pianeta, sui quali tutti devono fare la propria parte evitare escalation. "C'è una insicurezza crescente a livello internazionale e io penso che la Cina sia inevitabilmente un interlocutore molto importante per affrontare tutte queste dinamiche, facendolo partendo dai rispettivi punti di vista, per ragionare insieme di come garantire stabilità e pace un interscambio libero", ha detto il premier italiano.

Quindi, Meloni ha aggiunto: "Penso che l'Italia possa avere un ruolo importante anche per quello che riguarda le relazioni con l'Unione Europea, nel tentativo di creare rapporti commerciali che siano il più possibile equilibrati". Ora, con il piano d'azione in tre anni adottato ieri, l'Italia intende valorizzare i rapporti esistenti e anche "esplorare nuove forme di cooperazione, lavorando nel contempo a un bilanciamento dei rapporti commerciali". Per l'Italia, ha aggiunto Meloni nel suo intervento, "la Cina è un partner economico, commerciale, culturale di grande rilievo".

A seguito dell'incontro tra il premier italiano e il presidente cinese, Palazzo Chigi ha rilasciato una nota in cui si dichiara che "due leader hanno condiviso il positivo sviluppo delle relazioni fra Italia e Cina nel contesto del ventennale del Partenariato strategico globale, ponendo l'accento sull'importanza di una cooperazione equilibrata, mutualmente vantaggiosa e basata sulla reciproca fiducia". Nel corso dei colloqui, "sono stati discussi i principali temi del rapporto bilaterale, dalle questioni economico-commerciali alla collaborazione in ambito scientifico e culturale". I due leader hanno anche "affrontato i temi prioritari dell'agenda internazionale, dalla guerra in Ucraina ai rischi di un ulteriore aggravamento della situazione in Medio Oriente, passando per le crescenti tensioni nell'Indo-Pacifico". Quindi, "hanno condiviso il positivo sviluppo delle relazioni fra Italia e Cina nel contesto del ventennale del partenariato strategico globale, ponendo l'accento sull'importanza di una cooperazione equilibrata, mutualmente vantaggiosa e basata sulla reciproca fiducia".

Giorgia Meloni, prima della cena con il presidente XI Jingpin, è intervenuta all'inaugurazione della mostra su Marco Polo al Millennium Museum di Pechino nel corso della sua visita ufficiale in Cina e il suo discorso è stato incentrato proprio sull'esploratore veneziano e sulla strada da lui tracciata per instaurare rapporti commerciali e culturali proficui lungo la via della Seta. Marco Polo, ha sottolineato il premier, ha contribuito "a modificare la percezione dell'Oriente in un periodo in cui la distanza era tale da sembrare incolmabile. Il Milione è stato ben più di un diario di viaggio, è stato una finestra verso una cultura che allora in pochi in Europa potevano immaginare, ha tracciato una strada che dall'Italia porta all'Oriente".

Il tragitto non è sempre agevole, ha sottolineato il premier, ma "quella strada è sempre stata percorribile. Dobbiamo continuare a tenerla aperta, per far transitare le relazioni economiche e culturali alla base della nostra cooperazione", perché "difendere quel che siamo è lo strumento più efficace per comprende l'altro". Questa diventa una missione nel mondo moderno, "saper custodire ciò che abbiamo in eredità dai nostri padri e sapere accompagnare quel patrimonio nel presente e nel futuro rendendoli così premessa e spunto per nuovi traguardi".

Un discorso ispirato e concreto quello di Giorgia Meloni all'inaugurazione della mostra, durante il quale il premier italiani ha ribadito in più occasioni la volontà dell'Italia di tenere aperto quel "ponte" costruito da Marco Polo, perché "è vero che dal coraggio e dalla capacità di osare è nato il legame secolare tra le nostre due nazioni, penso anche che il modo migliore per celebrare quella storia, a sette secoli di distanza, sia rendendo quel legame culturale, che si fonda sul rispetto, più solido".

Questo, ha proseguito il presidente del Consiglio, è l'obiettivo della visita ufficiale italiana in Cina, la prima dopo molti anni, ed è anche l'obiettivo della Cina, che tramite il suo ministro del Turismo e della Cultura, Sun Yeli, ha ribadito che "la Cina e l'Italia sono partner strategici, di reciproco rispetto, di mutuo beneficio, di scambi di civiltà e comprensione reciproca". Parole riprese dall'intervento precedente del premier cinese, Xi Jinping.

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