Agenzie matrimoniali, si cambia: i clienti sono sempre più giovani

Una scelta estrema davanti all’ostinata latitanza di Cupido? L’ultima spiaggia per chi proprio non ce la fa da solo a trovare l’anima gemella? O la sola opportunità alla sfortuna recidiva in amore? Niente di tutto questo: cancellate per sempre l’idea che le agenzie matrimoniali siano il baluardo di bruttini e perseguitati dalla mala sorte nel campo dei sentimenti. A Milano, patria di single e terra di rapporti alternativi, ricorrere a un’agenzia è un’operazione tra le più selezionate e che, soprattutto negli ultimi tempi, fa tendenza. Del resto la Lombardia, con i suoi oltre 35mila matrimoni l’anno (dati Istat) è la regione italiana dove si convola a nozze di più (la Campania è seconda a quota 30.863) e qualcosa anche questo vorrà pur dire.
Non solo il target del cliente-tipo dell’agenzia matrimoniale non è più quello di un tempo - persone ormai entrare nella cosiddetta «terza età» e reduci da lunghe e dolorosi unioni concluse con una separazione o, comunque, con l’ennesimo fallimento - ma anche le motivazioni che spingono ad affidarsi a dei «professionisti del cuore» sono cambiate molto. La maggior parte dei milanesi che si rivolte alle agenzie, infatti, oggi oscilla come età tra i 25 e i 45 anni, ha voglia di rapporti veri, che conducano a una frequentazione assidua e poi a una convivenza, magari suggellata dal matrimonio.
«Pensano alla progettualità: chi viene da noi non vuole fare solo nuove conoscenze e, soprattutto, non è in cerca di avventure - ci spiega Anna Muolo, 44 anni, titolare della Mp di via Giotto 26 -. La nostra utenza predilige la qualità e non la quantità. L’età media di chi richiede i nostri servizi negli ultimi anni si è molto abbassata. Mi spiego meglio: alla tipologia del 65enne separato e vedovo si è sostituita quella del 25-30enne. I ragazzi sono sempre più spaventati e storditi alle coetanee “rampanti” che conoscono e hanno bisogno di punti di riferimento solidi».
La fascia più problematica? «Sicuramente quella delle donne tra i 40 e i 45 anni. Quelle che si rivolgono alle agenzie matrimoniali, di solito, sono reduci da separazioni dopo le quali non hanno pensato subito a ricostruirsi una vita sentimentale ma hanno preferito fare conoscenze. Sono appagate dal punto di vista professionale, economicamente indipendenti, poco tolleranti e... Decisamente un po’ antipatiche! L’uomo, invece, è più aperto a situazioni che in passato non avrebbe preso in considerazione. La nostra bravura sta nel comprendere la potenzialità dei clienti che abbiamo davanti e capire dove vogliono e possono arrivare: l’analisi del soggetto, nel nostro lavoro, è fondamentale»,
Ma cosa vogliono più di ogni altra cosa i milanesi che si rivolgono a un’agenzia matrimoniale? E quanto costa cercare un partner avvalendosi di esperti del settore?
«A Milano è difficile, anche per chi non fa altro che andare in giro per discoteche e locali, riuscire a socializzare e creare dei rapporti veri - ci dice Fabrizio Scaravella, 49 anni, titolare dell’agenzia matrimoniale Meeting di via Caracciolo 26, con oltre 3mila iscritti e 70 filiali in tutta Italia -. Le maggiori soddisfazioni le abbiamo dai più titubanti e diffidenti, che ai primi incontri sono delusi perché vorrebbero trovare subito l’uomo o la donna della loro vita. E che poi, se insistono, l’anima gemella la trovano per davvero e riconoscono il lavoro ben fatto. Io consiglio sempre di non iscriversi per un periodo inferiore a un anno durante il quale noi organizziamo incontri avvalendoci anche dell’aiuto di un computer che abbina i profili più simili. L’iscrizione per 6 mesi costa 1.000 euro, 1.580 per un anno, 1.980 per 18 mesi, 2.400 per due anni e via di seguito. Ma se un cliente non mi piace non lo iscrivo: siamo sempre a stretto contatto con la questura».
Massimiliano Foà, 40 anni, responsabile della sede milanese del «Club Eliana Monti» di via Vittor Pisani 7 (45 sedi in tutta Italia e un migliaio di clienti nella sola Milano) organizza incontri individuali, ma anche collettivi come feste e viaggi. «Molti dei nostri clienti hanno soprattutto voglia di relazionarsi o, comunque, di conoscere single che siano veramente tali - ci spiega -.

Alcuni sono molto esigenti: la tivù ha offerto il mito della perfezione, ma la realtà è ben altra cosa. E se ne rendono conto quando si rivolgono a noi, quando cominciano ad avere voglia di famiglia e di stabilità. Cioè dai 25 anni in avanti».

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