Agguato di ’ndrangheta Donna uccisa nella Locride

Tre feriti, fra cui un bambino. Si pensa alla faida tra clan

da Reggio Calabria

’Ndrangheta e faide in Aspromonte anche nel giorno di Natale. È di una donna uccisa e tre persone ferite, tra cui un bambino di 5 anni, il bilancio del feroce agguato compiuto a Natale a San Luca, nella Locride. Nell’attacco è morta Maria Strangio, 33 anni, mamma di tre bambini. Grave Francesco Colorisi, 23 anni, noto alle forze dell’ordine e parente della vittima. Feriti in modo non grave Francesco Nirta, 32 anni, anch’egli noto alle forze dell’ordine, cognato della donna e il piccolo di 5 anni, ferito alle gambe. Il commando di tre killer ha utilizzato fucili da caccia, pistole e un kalashnikov. Fra gli obiettivi c’era anche il marito della donna uccisa, Giovanni Luca Nirta: gli investigatori lo cercano per interrogarlo.Dietro il feroce agguato ci sarebbe la ripresa della faida tra i clan Nirta-Strangio e Pelle-Vottari.

All’origine della faida un banale scherzo, un fitto lancio di uova, avvenuto a San Luca nel carnevale del 1991. L’episodio provocò prima un violento litigio e poi un feroce agguato nel corso del quale furono assassinate due persone e ferite altre due.

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