I soccorritori si sono accorti di lei sentendo le sue urla in piena notte, tra le onde. Una bambina di dieci anni è stata salvata nelle scorse ore in mezzo al mare a dieci miglia da Lampedusa. Originaria della Sierra Leone, la piccola è stata soccorsa dal veliero della Ong Trotamar III e poi portata a Lampedusa, dove è sbarcata stamani all'alba. Secondo quanto ricostruito dagli operatori umanitari, la minorenne sarebbe l'unica superstite di un barchino con a bordo circa 45 persone partito dalla Tunisia il giorno dell'Immacolata. Il salvataggio porta così alla luce l'ennesimo dramma del mare legato alle traversate organizzate dai trafficanti di uomini e dai cosiddetti "facilitatori" dell'immigrazione clandestina.
Subito dopo lo sbarco in Italia, la piccola superstite, visibilmente provata, è stata portata nel poliambulatorio dell'isola di Lampedusa. Le sue condizioni sono buone, considerando che ha trascorso ore in mare a dicembre. Nel pomeriggio verrà sentita dalla polizia per ricostruire la dinamica del naufragio, coperta ancora da lacune e punti da chiarire. Guardia di finanza e guardia costiera, intanto, stanno sentendo anche i volontari dell'Ong che hanno avvistato la bambina a circa dieci miglia dall'Isola.
"Il viaggio verso le nostre coste per una imbarcazione partita dalla Tunisia (Sfax) si è purtroppo interrotto nel cuore del Mediterraneo. Dalle prime ricostruzioni, a bordo ci sarebbero state circa quaranta persone. Solo una bimba originaria della Sierra Leone, dopo aver trascorso circa due giorni in acqua, è riuscita a portare a termine il viaggio che aveva iniziato con alcuni familiari", ha spiegato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana. "Dopo le cure al poliambulatorio dell'isola, la piccola è stata accolta all'hotspot di Contrada Imbriacola dove, da pochi minuti, viene seguita dalla nostra equipe multidisciplinare"
La bambina "lottava per non annegare in una tempesta di 23 nodi con onde alte 11 piedi", hanno raccontato gli operatori umanitari protagonisti del salvataggio. Secondo le prime informazioni, il barchino sul quale viaggiava è affondato tre giorni fa, forse a causa del maltempo che ha sorpreso i migranti. Nelle ultime ore, con il ristabilirsi delle condizioni meteomarine, i viaggi della disperazione sono però ripresi. Durante la notte, prima dell'arrivo della ragazzina, erano già sbarcati in 356.
Sono state cinque, una delle quali con 111 persone a bordo, le barche soccorse dalle motovedette della capitaneria, della guardia di finanza e dell'assetto Frontex.
Sul primo barcone, partito dal porto libico di Sabratah, c'erano 111 persone (fra cui 13 donne e 11 minori) di nazionalità egiziana, eritrea, pakistana, siriana, sudanese e somala. Sugli altri, da un minimo di 45 a un massimo di 87 bengalesi, siriani, marocchini, sudanesi e iraniani. Secondo quanto riferito dai migranti i barchini sarebbero partiti tutti dalla Libia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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