Albertazzi e Arnoldo Foà ricordano Brunello Rondi

Il cinema italiano è come l’aristocrazia e le patate: il meglio è sotto terra. Così, in attesa di un futuro meno triste del presente, si ricordano i fasti passati. Il che è doveroso, ma anche doloroso, visto il devastante confronto col giorno d’oggi. A vent’anni dalla morte, dunque, domani si ricorda Brunello Rondi. L’appuntamento è alle ore 17.30, presso il Palazzo delle Esposizioni. La sala cinema (ingresso via Milano 9) ospiterà la proiezione de Il demonio, di cui Rondi è stato regista e sceneggiatore. Lo interpretarono Frank Wolff e Daliah Lavi: disperata dall’abbandono di lui, lei, fattucchiera lucana, gli lanciava il malocchio. Si noti che nella realtà Wolff si diede la morte pochi anni dopo. Quanto al film, partecipò nel ’63 alla Mostra di Venezia. All’evento saranno presenti familiari, a cominciare dal fratello Gianluigi, critico cinematografico de Il Tempo e direttore del Festival di Roma; e gli interpreti e i collaboratori dei suoi film e dei suoi testi teatrali. In ordine alfabetico, Giorgio Albertazzi, Andrea Camilleri, Lino Capolicchio, Arnoldo Foà, Luciano Martino, Anna Proclemer. A loro si aggiungeranno Pupi Avati, con un suo messaggio, Marcello Foti, Carlo Lizzani, Paolo e Vittorio Taviani. Interverrà inoltre Stefania Parigi, autrice di un saggio su Brunello Rondi d’imminente pubblicazione. Sorprende quanti enti occorrano ovunque, ormai, per organizzare una semplice proiezione preceduta da un’introduzione.

Per l’omaggio a Brunello Rondi si sono coalizzati la fondazione Cinema per Roma, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, l’azienda speciale Palaexpo, la Cineteca Lucana e la Titanus.

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