Alemanno darà un posto di lavoro al cinese pestato a Tor Bella Monaca

Nel quartiere nuovi episodi di intolleranza da parte dei giovani contro vigili e poliziotti

Avrà un presto un lavoro il cinese malmenato giovedì scorso a Tor Bella Monaca da una baby gang di minorenni. Ieri mattina Tong Hongsheng, padre di tre figli, in Italia con regolare permesso di soggiorno, ha finalmente sorriso per la prima volta dopo il pestaggio. A dargli la buona notizia è stato il sindaco Gianni Alemanno, che è andato a trovarlo al Policlinico di Tor Vergata, dove l’immigrato trentaseienne si trova ricoverato da tre giorni in seguito all’intervento al setto nasale. «Forniremo alla famiglia dell’aggredito tutto il sostegno per risolvere qualsiasi problema di carattere sociale - ha detto il primo cittadino, accompagnato dall’ambasciatore cinese Sun Yuxi -. Il paziente sarà dimesso probabilmente domani e, dopo qualche giorno di riposo, lo aiuteremo a inserirsi nel mondo del lavoro». «Gli abbiamo garantito che i responsabili saranno puniti», ha proseguito Alemanno, annunciando che il Comune e l’ambasciata cinese si sono impegnati a collaborare per sconfiggere l’intolleranza e favorire l’integrazione tra la comunità straniera e la città.
Nel giorno in cui Roma è scesa in piazza contro il razzismo, ci sono state novità anche sul fronte giudiziario. Martedì prossimo, infatti, sarà interrogato il sedicenne che due giorni fa si è recato in Campidoglio per chiedere scusa alla città e all’immigrato. «Prendo atto di come finalmente questa vicenda stia prendendo il suo normale iter giudiziario - ha dichiarato il legale del giovane, l’avvocato Gianluca Arrighi, stigmatizzando la pubblica confessione del suo assistito -. Martedì verremo a conoscenza delle formali contestazioni di reato mosse al ragazzo e valuteremo la più opportuna linea difensiva. Ribadisco però il mio sconcerto per il comportamento della polizia giudiziaria che, accompagnando il mio assistito in Comune, ha leso il diritto fondamentale dell’indagato a essere assistito dal difensore».
Gli episodi di intolleranza a Tor Bella Monaca, però, non si sono fermati. Hanno solo cambiato bersaglio e dagli immigrati sono passati alle forze dell’ordine. Vigili e poliziotti infatti, sono stati presi di mira venerdì sera mentre si stava svolgendo per le strade del quartiere la fiaccolata antirazzista organizzata dalla Cgil.
«Un gruppetto di giovani ha urlato “guardie infami” e altre parolacce contro alcuni colleghi e agenti che stavano gestendo il traffico nei pressi del centro commerciale Le Torri, uno dei principali ritrovi delle comitive della zona - spiega il comandante dell’VIII Gruppo Antonio Di Maggio -. Poi sono fuggiti. Ma insieme agli uomini del commissariato siamo riusciti a bloccarli».


«Abbiamo proceduto all’identificazione di quattro minorenni, tutti sui quattordici anni, - dichiara il dirigente del Casilino, Stefania Strada -. Una volta portati nei nostri uffici i giovani sono stati raggiunti dai rispettivi genitori, dai quali sono stati severamente rimproverati.

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