Non cè pace per la provincia spezzina che ha scoperto di essere sotto la «spada di Damocle» dellemergenza frane. Una scoperta sin troppo scontata che denota, alla luce delle tante frazioni isolate, dei mille problemi, dei milioni di danni e persino di una vittima (unagente della Stradale uccisa dalla caduta di un albero durante una frana), la tragica realtà di un problema sottovalutato e di un territorio trascurato.
Larea più colpita resta la zona di Lerici che continua ad essere interessata da movimenti franosi, nonostante non piova più da alcuni giorni. Del resto i versanti sono instabili e il minimo cambio di temperatura provoca crolli. Lultimo ieri in località La Serra ha interessato anche un'abitazione. I Vigili del Fuoco e i tecnici del Comune hanno verificato le condizioni della nuova frana e il pericolo per la casa coinvolta. Proprio per questo è stato consigliato agli abitanti di lasciare limmobile. Sempre nel lericino cè la situazione più grave: quella di Tellaro e frazioni vicine ancora isolate per una maxi frana che rischia di modificare lassetto della costa. Disagi e situazioni di grave difficoltà. Lesempio arriva dallemergenza sanitaria che ha colpito una donna infartuata, lo scorso fine settimana. Per poterla evacuare dal borgo isolato è stato organizzato un trasferimento a tappe allospedale. Una mini ambulanza, trasferita da un elicottero in paese, ha raccolto la paziente presso la sua abitazione trasportandola sino alla zona della frana, poi per i 100 metri della mulattiera i militi hanno portato a spalla la donna in barella sino ad unaltra ambulanza alla fine del sentiero.
«Siamo in piena emergenza: oltre all'isolamento di Tellaro, dobbiamo fare i conti con più di 20 frane importanti disseminate su tutto il territorio comunale - spiega il sindaco di Lerici Emanuele Fresco - ci serve aiuto». E non cè solo il caso Tellaro, forse il più eclatante. Infatti il bilancio della Provincia parla di una decina di strade chiuse, con sei frazioni nella zona della Val di Vara che sono parzialmente isolate, per raggiungerle occorre seguire lunghi e tortuosi percorsi alternativi. Migliaia di persone, gran parte anziani, che vivono una condizione di estrema difficoltà. In molti hanno preferito trasferirsi da parenti e persino presso centri per anziani. Chiusa, e senza previsioni di riapertura, la strada della «Ripa», dove è morta lagente della Stradale, unimportante arteria della Val di Magra, mentre è stata parzialmente riaperta la strada che collega lo spezzino con Aulla e la Cisa.
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