Il 2022 sta per lasciarci e quindi è tempo di bilanci, anche per le corse dei cavalli. In questo articolo vi racconteremo le gesta degli ultimi tre campioni che il galoppo mondiale ci ha regalato, due maschi ed una femmina, tre cavalli che lasciano l’attività agonistica per dedicarsi alla famiglia, due futuri padri ed una splendida madre.
E se gli appassionati sanno di che parliamo o meglio scriviamo, il nostro intento è avvicinare anche coloro che il mondo del cavallo da corsa non lo conoscono o ancor peggio lo temono. Citando questi tre campionissimi abbiamo la speranza di accendere la loro curiosità… Flightline, Baaeed ed Alpinista sono i protagonisti.
Nella classifica finale e mondiale 2022, quella redatta dall'Ifha (International Federation of Horseracing Authorities), la massima organizzazione mondiale al pari della Fifa nel calcio, i maschi sono al primo (139) e secondo (135) posto mentre la femmina è al dodicesimo, prima assoluta del gentil sesso (123).
E proprio con la femmina apriamo il discorso, non per galanteria bensì per la gioia che ha saputo trasmettere in un percorso agonistico che ha fatto sognare, culminato con la vittoria, da favorita, all’Arc de Triomphe di Parigi il 2 ottobre scorso. Per chi non lo sapesse la corsa francese è la più importante al mondo, la numero uno in assoluto, quella che consacra il vincitore nell’Olimpo dei Leggendari.
Alpinista nasce il 16 Febbraio 2017 dal campionissimo e imbattuto Frankel ed Alwida, figlia di Hernando, che vanta buoni trascorsi agonistici. Primogenita, ha una sorellastra di nome Alpenblumen. Inizia a correre all’età di due anni e lo fa 15 volte, negli ultimi due rimane imbattuta con un record di 8 vittorie di cui 6 GR1 (Gruppo uno) consecutivi, l’Arc de Triomphe è l’ultimo regale sigillo. In verità avrebbe dovuto disputare l’ultima gara in Giappone, nella Japan Cup di Tokyo, ma per un piccolo inconveniente di natura fisica la proprietaria ha rinunciato all’ingaggio. La signora Kirsten Rausin, in accordo con l’allenatore Sir Mark Prescott, il fantino Luke Morris e la squadra dei veterinari l’hanno ritirata dall’attività agonistica e dal prossimo anno si dedicherà a tempo pieno a far nascere futuri campioni. Cavalla grigia con un cuore grandissimo, Alpinista è riuscita a metter dietro di sé campionissimi come Vadeni e Torquator Tasso e dominare la scena europea sulla distanza classica per due anni nell’Europa che conta ovvero Inghilterra, Francia e Germania.
Il secondo protagonista di questa piccola storia è l’imbattuto americano Flightline, cavallo che ha fatto sei vittorie su sei corse disputate e verrà inserito nella categoria degli invincibili, una particolare categoria che annovera cavalli del calibro di Kincsem, Eclipse, Nearco, Ribot, Frankel solo per citarne alcuni. Un ristrettissima cerchia di eletti perché rimanere imbattuti, vi assicuriamo, è impresa titanica vista la concorrenza spietata che regna da sempre sovrana...
Flightline nasce il 14 marzo 2018 da Tapit, un cavallo che sta dimostrando di essere un ottimo riproduttore e Feathered, figlia di Indian Charlie che vanta ottimi trascorsi agonistici. Proprietà: Hronis Racing LLC, West Point Thoroughbreds et al; allenatore: John Sadler; fantino: Flavien Prat. Secondogenito, debutta a tre anni e corre sino ai 4, consacrandosi il migliore dei migliori nella corsa per eccellenza del circuito americano, la Bredeers’ Cup Classic, una corsa sulla distanza di 2.000 metri in sabbia. Flightline percorre l’anello di Keenland in un tempo di 2 minuti e qualche centesimo e lascia il secondo arrivato a otto lunghezze abbondanti che nel galoppo agonistico sono un’infinità, fatto non casuale, infatti è sempre stato così sin dal suo debutto il 24 aprile 2021. In totale sono 71 le lunghezze di differenza tra il fenomeno americano e i secondi arrivati (13,25, 12,75, 11,5, 6, 19,25, 8,25). C’è poco altro da aggiungere se non che dal 2023 diventerà stallone, con un tasso di monta record di 200mila dollari. Una speciale agenzia ha valutato l’animale 184 milioni di dollari, altro record assoluto nella storia del galoppo mondiale.
Per ultimo ma non per qualità, Baaeed, il cavallo che ha fatto sognare il popolo inglese e non solo, il cavallo che doveva prendere il posto di Frankel, il cavallo che aveva fatto un 10 su 10 stellare, il cavallo che in molti lo volevano all’Arc vinto da Alpinista, il cavallo che è stato sulle lavagne dei bookmakers di tutto il mondo a 3/5 per tre mesi aspettando la sua undicesima e ultima corsa, il Champion Stakes ad Ascot. Un’attesa spasmodica, un evento ippico diventato evento planetario. In milioni hanno seguito la corsa, dall’Europa all’Australia, passando per Usa e Giappone. Alla fine tutti sono rimasti increduli e piangenti…vederlo arrivare solamente quarto su un terreno che solo all’apparenza sembrava congeniale, è stato un colpo al cuore per il mondo degli appassionati e degli scommettitori.
Baaeed nasce l’otto aprile 2018 dall’eccellente Sea the Star ed Aghareed, figlia di Kingmambo che vanta discreti trascorsi agonistici. Proprietà: “Shadwell Estate Company Ltd”; allenatore: William Haggas; fantino Jim Crowley. Quintogenito, debutta il 7 giugno 2021 ed in carriera vince 7 corse di Gruppo di cui 6 GR1, considerato un formidabile miler, gli scettici non credevano potesse arrivare alla distanza del doppio chilometro, ancorchè per genealogia tutto lo faceva presumere. Il 17 agosto i dubbi si sono disciolti come neve al sole, con una prestazione fuori del comune sulla pista di York nel “Juddmonte International” corsa sulla distanza dei 2.063 metri. Con un cambio marcia ai trecento finali, vince fermando e diventa di diritto il principe ereditario, quello che prenderà il posto del mitico Frankel.
Il 15 ottobre tutto il mondo si è fermato per consacrare il campione alla storia, e come spesso accade la storia non è come la si è immaginata. Una delusione cocente che ci ricorda quanto la vita possa essere amara anche quando tutto può apparire dolce e sereno. Baaeed, il cavallo che passerà alla storia per non esser diventato invincibile, perché quel dieci su dieci sarà presto dimenticato e lascerà spazio a quella sconfitta maturata a poco meno di due lunghezze dal vincitore. Dal 2023 si dedicherà all’attività stalloniera ad un tasso di monta pari a 80.000 sterline, e se è vero che non è rimasto imbattuto, scommettiamo che in questa nuova professione sarà formidabile come lo è stato sulle piste inglesi e francesi.
Concludiamo ricordando che il circuito nazionale non si ferma e il 26 dicembre nell’ippodromo di San Rossore, a Pisa, si correrà l’ultima corsa classica, il Premio Piazza dei Miracoli (Listed race) con una dotazione di € 38.500,00 (14.875,00 -6.545,00 - 3.570,00 - 1.785,00) per cavalli di 3 anni ed oltre sulla distanza dei 2.200 metri.
Una menzione speciale anche per due cavalli nostrani che hanno fatto sognare e gioire il popolo italiano.
Cantocorale, capace di vincere 3 corse di GR2 nell’anno, “Presidente della Repubblica”, “Premio Milano”, “Roma Italian Champion” e Tempesti, lo sfortunato dormelliano secondo del “Derby Italiano” che ha vinto il “Federico Tesio”, anch’essa corsa di GR2: al portarlo al traguardo Sir Lanfranco Dettori che si è tolto un’altra soddisfazione, vincere con la mitica giubba della croce di Sant’Andrea che fu di Nearco e Ribot.Che altro aggiungere se non un cordiale augurio di buone feste a tutti i nostri lettori e infiniti auguri per un 2023 ricco di vittorie e serenità.
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