Quello nel tennis è solo l'ultimo pasticcio: Parigi va in tilt quando c'è aria di Olimpiadi

Era successo nell'edizione del 1990 e in quella del 1924. E sono mesi che la Francia è in crisi nello sport: nel 2022 caos nella finale di Champions e ora la violenza che cresce

Quello nel tennis è solo l'ultimo pasticcio: Parigi va in tilt quando c'è aria di Olimpiadi
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Sarà solo il caso del destino malevolo? Oppure è un problema di incosciente ripudio interiore se la Francia, in vista dei suoi Giochi olimpici, finisce di catapultarsi nell'infernale girone del caos organizzato? Non che noi, in Italia, possiamo consolarci viste le ultime su Milano-Cortina 2026, però Parigi 2024 è ad un passo, mancano 265 giorni, e le vicende narrate negli ultimi anni, tra sport e civiltà, non sono proprio incoraggianti. L'organizzazione del torneo di Bercy dove Sinner si è ritirato per la gestione degli orari è l'ultimo esempio. E pone anche il problema del rispetto degli atleti, rispetto che lo sportbusiness sta dimenticando: si parli del calcio, ciclismo, basket americano ed altro ancora. Ma qui l'imputato numero uno è Parigi, e la sua capacità organizzativa.

Vien da chiedersi come finiranno le Olimpiadi che prevedono fiumi di danaro per gli affitta camere, ma esigono miglior attenzione nella gestione dell'ordine pubblico per una manifestazione planetaria nei numeri economici e nelle presenze. Direte Parigi ha superato tutto, ed anche il peggio, nelle precedenti Olimpiadi: quella del 1900 fu un fiasco sportivo ed organizzativo diventando solo una appendice della esuberante Esposizione universale, l'Expo, che si prese la scena e lasciò ai Giochi la parte del corista con grande delusione di Pierre De Coubertin. Spariti gli stadi promessi, fu tutto un correre ai ripari. «È un miracolo che l'Olimpismo sia sopravvissuto alla rassegna parigina» scrisse un famoso giornalista francese.

Fra l'altro il Paese, in quel periodo, dovette vedersela con il famoso caso Dreyfus e con la sanguinosa rivolta dei boxers. Ma anche Parigi 1924 dovette scavalcare intralci amministrativi, difficoltà burocratiche e lentezze amministrative. Rischiò perfino di veder dirottare i Giochi a Los Angeles. Tanto da costringere all'intervento Gaston Doumergue, il presidente della Repubblica.

Stavolta la Francia, che vorrà far risplendere la fiaccola sulla torre Eiffel e presenterà la cerimonia d'apertura sulle acque della Senna con 100mila spettatori paganti e 400mila a gratis, si è messa nei guai con fatti e fattacci: la rovinosa gestione organizzativa della finale Champions, datata 2022, a Saint Denis tra Real Madrid e Liverpool, le ultime battaglie del tifo a Marsiglia, dove fra l'altro sono previste le gare di vela, in aggiunta ad assalti e scontri civili portati dalle guerre in corso: il caso politico di Russia e Ucraina ai Giochi ed ora anche quello di Israele e Palestina. La violenza negli stadi francesi è un problema che la Francia si porta dietro da anni. Difficile pensare che i Giochi cancellino tutto.

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