Europei di atletica, Jacobs oro nei 100, argento ad Ali. Oro anche a Fabbri (peso) e Simonelli (110 ostacoli)

Notte magica agli Europei di atletica di Roma con tre ori, due argenti e un bronzo. Si consolida il primato dell’Italia nel medagliere, a quota 10

Europei di atletica, Jacobs oro nei 100, argento ad Ali. Oro anche a Fabbri (peso) e Simonelli (110 ostacoli)
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Marcell Jacobs oro, Chituru Ali argento. Fantastica doppietta azzurra nella finale dei 100 metri maschili agli Europei di atletica in svolgimento a Roma, con l'olimpionico di Tokyo che si conferma sul tetto continentale con il tempo di 10"02 davanti all'altro azzurro Ali, che firma il personale in 10"05. Bronzo per il britannico Romell Glave (10"06).

Per Marcell 10"02, primato stagionale ma non ancora minimo olimpico, per Ali, 10"05 in una gara emozionante e vibrante nella quale Jacobs ha fatto la differenza negli ultimi 20 metri. Per il campione olimpico perfetta anche l'uscita dai blocchi sul tempo di reazione. Dalla prima edizione di Torino 1934, mai due azzurri erano saliti sul podio europeo dei 100 metri. L'unico ad aver vinto il titolo continentale prima di Jacobs questa sera e a Monaco di Baviera 2022 era stato Pietro Mennea a Praga 1978.

"Quella smorfia? No, un pò di affaticamento al polpaccio, era la prima volta che faccio due gare ravvicinate. E ci sta. Il polpaccio si è indurito e ho perso un pò di velocità nel finale, mi aspettavo di corrrere più forte rispetto alle semifinale dove ho corso agile. Ma l'importante era il titolo e uscire di nuovo campione dà tanta fiducia, ora continuare a lavorare, sapevo che non arrivavo qui nelle milgiori condizioni, ci sarà da lavorare ma sono contento di questa medaglia". Così Marcell Jacobs, a Raisport, dopo l'oro agli Europei di Roma sui 100 metri. "Ho cambiato e stravolto tutto, ci vuole tempo per assimilare, non siamo ancora brillanti in partenza, in partenza si poteva fare di meglio, finchè c'è modo di lavorare si può migliorare, se fossi stato perfetto mi sarei preoccupatro un pò dipi. Da anni sto dicendo che Ali correrà forte. Sono molto contento, tutte e due volevamo le medaglie ci giocheremo il futuro", ha aggiunto. "E' un movimento che da Tokyo si sta facendo avanti, si vede come entrano in gara e vogliono prendere una medaglia, sono agguerriti e e quindi meritiamo di avere questo medagliere così ricco", ha aggiunto.

Oro per Fabbri e Simonelli

Leonardo Fabbri è il nuovo campione europeo nel getto del peso. L'azzurro ha vinto allo stadio Olimpico di Roma con 22,45 metri, nuovo record dei Campionati. Il precedente primato risaliva al 28 agosto del 1986 quando a Stoccarda lo svizzero Werner Guenthor lanciò 22,22. Argento al croato Filip Mihaljevic con 21,20, misura ottenuta al sesto ed ultimo lancio. Dopo un primo lancio mediocre, a 20,42 metri, il gigante fiorentino infiamma l'Olimpico con 22,12 al secondo lancio. Il record italiano di metà maggio è lontano 83 centimetri ma di fatto è una misura che mette l'oro in cassaforte. Al quinto lancio Fabbri sfodera la classe del campione con un lancio a 22,45 metri. Si tratta di un risultato storico perché mai un azzurro era riuscito a conquistare il metallo più pregiato nel lancio della sfera da 7,250 chilogrammi. Una sola medaglia, quella d'argento di Angiolo Profeti di 74 anni fa, a Bruxelles '50.

Lorenzo Simonelli ha vinto la medaglia d'oro nella finale dei 110 ostacoli agli Europei di Roma. Il romano, con il super crono di 13"05, ha preceduto lo spagnolo Enrique Llopis, argento con il suo personale di 13"16, e bronzo per lo svizzero Jason Joseph (13"43). Una prestazione straordinaria per Simonelli che stabilisce nuovo record italiano e miglior prestazione europea stagionale. "Avevo tantissima voglia di fare, in batteria ho commesso qualche errore, in finale ho fatto una gara bellissima e quasi perfetta. Mamma mia, 13"05... non me l’aspettavo! Perché sono cresciuto? Perché è cresciuta tutta l’atletica italiana. Dopo Tokyo mi sono detto: ‘Voglio anch’io arrivare in cima al mondo’. Dedico l’oro a questo pubblico e a tutta l’atletica italiana" le prime parole di Simonelli.

Argento per Furlani

Mattia Furlani è il nuovo vicecampione d'Europa del salto in lungo. L'azzurro sulla pedana sopraelevata dello stadio Olimpico di Roma, ha conquistato la medaglia d'argento con 8,38 metri, misura ottenuta al primo salto. Per Furlani si tratta anche del miglioramento di due centimetri del già suo record del mondo Under 20. Oro, il terzo consecutivo, al greco Miltiadis Tentoglou che al quinto e sesto salto è atterrato a 8,65, nuovo primato dei Campionati. Bronzo allo svizzero Simon Ehammer con 8,31.

Quella di Furlani è la quarta medaglia per l'Italia nel salto in lungo ad un Campionato europeo. La prima nel 1938 a Parigi l'argento di Arturo Maffei, la seconda nel 1986 a Stoccarda, il bronzo di Giovanni Evangelisti, e la terza nel 2006 a Goteborg, l'oro di Andrew Howe."Tentoglu è un campione, sprona me che lui. Oggi è uscita la gara più bella della storia degli Europei. Assurdo. È stata la gara più bella della mia vita, ho fatto piccoli errori tecnici, fatti anche dalla foga della gara. Si può fare meglio. Con il tempo questi aspetti tecnici arriveranno, bisogna continuare su questa strada". Così a RaiSport, Mattia Furlani, argento nel salto in lungo agli Europei di Roma.

Bronzo per Fortunato

Si è aperta con la medaglia di bronzo di Francesco Fortunato la seconda serata della XXVI edizione della rassegna continentale. Il 29enne finanziere pugliese di Andria, quinto due anni da sempre nella 20 km, ha condotto sempre una gara di testa. Attorno al 16° chilometro lo svedese Karlstrom ha cercato di forzare il ritmo distaccando di una manciata di secondi McGrath. Quarto il francese Gabriel Bordier a cinquanta secondi dal podio, quinto il finlandese Veli-Matti Partanen e sesto l'italiano Riccardo Orsoni (1 ora 21'08).

Il bronzo di Fortunato è la terza medaglia italiana agli Europei nella 20 km di marcia dopo l'argento di Maurizio Damilano nel 1986 a Stoccarda e l'oro di Alex Schwazer

nel 2010 a Barcellona assegnato successivamente a seguito della squalifica per doping del russo Stanislav Emelyanov. Dall'edizione di Atene 1982, ad eccezione della gara di Barcellona, è sempre presente sul podio.

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