Gli analisti: prezzi in salita

Con tutta probabilità l'Opec non deciderà alcun taglio della produzione di petrolio in occasione del prossimo vertice dell'organizzazione previsto per la fine del mese, ma in ogni caso gli analisti vedono i prezzi in ulteriore crescita nei prossimi giorni, a quota 65 dollari. Nelle ultime sedute il petrolio ha già superato abbondantemente i 64 dollari a New York, con un massimo di 64,21, registrando un progresso di oltre il 5% nelle quotazioni con riferimento all'ultima settimana. A far lievitare i prezzi sarebbe l'andamento sostenuto della domanda di carburante negli Stati Uniti, che ha determinato un calo delle scorte, scese dell'1,7% rispetto alla consistenza media degli ultimi cinque anni. La richiesta la scorsa settimana ha del resto toccato i massimi da almeno 15 anni a questa parte.

Al livello attuale, i prezzi sono ancora dell'11% al di sotto dei 70,85 dollari toccati il 30 agosto dello scorso anno, che rappresentano il massimo di sempre. Gradualmente però le quotazioni stanno tornando ad avvicinarsi a questo livello, anche se almeno fino a questo momento il caro-petrolio non ha pesato sulla ripresa economica statunitense.

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