ANCELOTTI, PROFUMO DI DERBY. Il sesto derby della lunga serie di stracittadine a cui sono chiamate in Premiership le squadre di Londra porta l'ennesima gioia a Carletto Ancelotti. Sei i derby finora disputati: 5 vittorie e un solo pareggio, contro il West Ham, tra l'altro il club meno in forma della scena calcistica della capitale inglese. L'ultima soddisfazione tra «cugini», il Chelsea se l'è tolta domenica pomeriggio, quando a Stamford Bridge una doppietta di Drogba ha liquidato l'Arsenal terzo in classifica. Nel giorno in cui il popolo Blue ha tributato una vera e propria ovazione a John Terry, recentemente degradato da capitano della Nazionale per storie di letti e amanti, Ancelotti si toglie la soddisfazione di cancellare i Gunners dalla lotta per il titolo. Già, perché la squadra di Wenger - demolita a domicilio dal Manchester United la scorsa settimana - ora ne prende anche dal Chelsea, scivolando a 9 punti dai Blues. Troppi per sperare di poter ancora partecipare alla volata. Preoccupato sarà invece Mourinho, prossimo avversario del Chelsea in Champions: Ancelotti un po' di Milan nel cuore ce l'avrà ancora, e se continua la sua striscia miracolosa nei derby...
UNITED A VALANGA. Preoccupato - e probabilmente molto di più - è di sicuro Leonardo, che in Champions se la vedrà con il Manchester United. Red Devils che ultimamente sembrano aver trovato la quadratura del cerchio e che continuano a tallonare il Chelsea a due punti. L'ultimo turno, di fatto piuttosto semplice, con il Portsmouth ultimo in classifica ospite all'Old Trafford, si è concluso con una goleada. Cinque reti per i ragazzi di Ferguson, che oltre alla bravura di Rooney e Berbatov hanno avuto dalla loro anche la fortuna, con ben tre autoreti dei Pompeys (due deviazioni e un autogol marchiano di Wilson.
PANCHINE ITALIANE E LACRIME. Se lo United fila a gonfie vele, pare essersi già affievolita la ventata di novità ed entusiasmo portata da Roberto Mancini al Manchester City. Dopo un filotto di tre vittorie, sono giunti tempi un po' meno lievi per l'ex tecnico interista. Prima il ko a Liverpool contro l'Everton, poi l'eliminazione dalla Carling Cup per mano dei Red Devils e ora un inatteso tonfo in casa dell'Hull City. La corsa al quarto posto non è compromessa, ma per i Citizens non è di certo un ottimo periodo. Molto peggio se la passa invece Gianfranco Zola, che rischia il posto di allenatore del West Ham. Da fine novembre, gli Hammers hanno vinto solo una volta, con il Portsmouth ultimo in classifica. E dopo tre deludenti pareggi con le dirette concorrenti per la salvezza, sabato è giunto anche un pesante ko per 2-1 a Burnley, che complica dannatamente le cose all'allenatore sardo. Ora gli Hammers sono penultimi in coabitazione con il Wolverhampton e vedono allontanarsi le quartultime, che hanno pure una partita da recuperare. Il mercato compulsivo di gennaio, infatti, non sembra aver portato giovamento ai claret & blue: ceduto Jimenez al Parma, acquistati il sudafricano McCarthy e l'ex meteora romanista Mido, Zola dovrà fare miracoli per non scivolare in Championship.
LIVERPOOL RINATO. Tornano a sperare in un posto in Champions League anche i Reds, che dopo l'eliminazione al primo turno e un avvio di campionato disastroso, ora provano a rialzarsi (non perdono dal 19 dicembre). Nel derby contro l'Everton, giocato per più di un'ora in inferiorità numerica per l'espulsione di Kyrgiakos, gli uomini di Benitez si affidano ancora al gol di Kuyt e agguantano momentaneamente il quarto posto a quota 44 punti.
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