Anche la Vanoni in piazza con gli evangelici

Duemila palloncini gialli, canti gospel, lodi di ringraziamento in piazza. Davanti a Palazzo Marino, arrivano alla spicciolata a partire dalle quattro del pomeriggio. Settimana scorsa erano qualche decina, ieri centinaia. A dare manforte alla comunità evangelica Ministero Sabaoth - 450 fedeli in cerca di una chiesa - sono arrivate le «sorelle», 10 comunità di cristiani pentecostali inserite a Milano e provincia da anni. Fra le celebrità Ornella Vanoni che ha raccontato la sua fede: «Essere ricchi e famosi non significa non aver bisogno di Gesù». «Sembra che per ottenere un luogo di culto si debba pregare sui marciapiedi - è il commento del pastore Roselen Boerner Faccio -. Non invidiamo i musulmani che stanno per avere la loro moschea. Chiediamo parità di trattamento. Noi siamo italiani e cristiani, da tre anni cerchiamo uno spazio in affitto. I privati ce lo negano perché hanno paura, ci credono una setta. Gli amministratori ci hanno sempre risposto che dobbiamo partecipare a una gara pubblica, ma da 3 anni non ci sono bandi. Intanto con i musulmani di viale Jenner il Comune sta facendo una trattativa privata». I fedeli del ministero Sabaoth si ritrovano la domenica mattina a pregare al teatro Derby dove hanno un regolare contratto d'affitto ma non possono usare spazi altri giorni della settimana. Il teatro poi - notizia di questi giorni - verrà presto demolito, «quindi dovremo dire addio anche al ritrovo della domenica».
«La sede che verrebbe concessa ai musulmani sarebbe solo un luogo di preghiera - ha puntualizzato l'assessore all’Urbanistica Gianni Verga a proposito del bando -.

E poi siamo disposti ad aprire subito un dialogo con la comunità evangelica». Più scettico il vicesindaco Riccardo De Corato: «Il fatto che il prefetto abbia parlato di una soluzione per i musulmani non implica che sia il Comune a concedere lo spazio».

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