A dare lallarme è stata una vicina di casa, mercoledì sera alle 22, chiamando i vigili del fuoco. «Venite! Da un appartamento al quarto piano escono degli insetti... Mi pare ci abiti un uomo molto vecchio, che vive solo, non vorrei gli fosse successo qualcosa».
E «qualcosa», a quel poveretto, era successo eccome: lanziano in questione, classe 1931, era morto. Non da qualche giorno, ma da qualche mese. Secondo le analisi effettuate dal medico legale sul cadavere in avanzatissimo stato di decomposizione di Francesco B. e dalla data della posta trovata nella sua cassetta delle lettere - dove cerano bollette risalenti alla metà di settembre - infatti, luomo potrebbe essere morto anche in agosto.
I vigili del fuoco sono entrati nel monolocale di Ripa di porta Ticinese grazie allautoscala. Lambiente - privo di bagno - era in ordine; il cadavere di Francesco B. era accanto al letto, si potevano vedere ancora il pigiama e la canotta che aveva addosso.
«Luomo non ha parenti e pare non avesse amici» hanno spiegato i poliziotti delle volanti giunti sul posto insieme ai vigili del fuoco.
Nello stabile pare che nessuno conoscesse il morto e infatti la sua scomparsa è passata inosservata per circa quattro mesi quando il fastidio creato dagli insetti ha richiamato lattenzione di qualcuno. Il poveretto, secondo il medico legale, deve essere stato colto da un malessere improvviso e immediatamente letale che gli ha impedito di chiamare aiuto.
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