Arpe: «Scegliamo i clienti, non i soci»

Arpe: «Scegliamo   i clienti, non i soci»

da Milano

«Il gruppo Ricucci non è
nostro cliente». Non le manda a dire, Matteo Arpe, amministratore di Capitalia, che per chi non avesse capito spiega meglio: «Il management non sceglie gli azionisti, ma i clienti sì». Per questo, dunque, «Ricucci non è nostro cliente». Mentre il fatto che l’immobiliarista romano figuri nell’azionariato «pesante» del gruppo bancario dipende dal mercato, dove chiunque può compare azioni. Ad Arpe era stato richiesto infatti un commento sulla partecipazione dell'1,9% acquisita da Ricucci in Capitalia. «Non è una notizia - ha detto Arpe - si tratta di acquisti che ha fatto sul mercato. In passato aveva acquistato anche più dell'1,9%». I commenti sono stati raccolti dopo la presentazione dell’accordo tra il Comune di Roma e Capitalia per la stipula di 100 carte di credito per le mamme disagiate con bambini.

La nuova «carta etica» sarà pronta da domani e il gruppo ha messo a disposizione del Comune le prime 100 carte di credito prepagate che saranno distribuite nei prossimi giorni a famiglie ospitate nel circuito di accoglienza del Comune e delle associazioni. Arpe ha anche parlato del caso Parmalat, alla vigilia del ritorno del gruppo sul mercato: «Abbiamo aderito» al concordato, ha annunciato.

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