Aveva investito un uomo e lo aveva lasciato agonizzante sul ciglio della strada. Giovanni Di Pastena, 66 anni, giovedì è morto nell'ospedale di Pontecorvo mentre il pirata della strada che lo aveva travolto sulla strada provinciale che conduce ad Esperia, in provincia di Frosinone, si dava da fare per nascondere l'auto-killer. Ieri i carabinieri della compagnia di Pontecorvo lo hanno rintracciato a arrestato con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. Si chiama Antonio Di Prete, 64 anni, di Esperia, ed è il proprietario di un esercizio commerciale di Pontecorvo. Gli investigatori sono arrivati a lui partendo dallo specchietto revisore della sua auto rimasto sul luogo dell'incidente. Non è stato difficile, per i carabinieri, stabilire che apparteneva ad una Opel Astra costruita tra il 1995 e il 1999. Il rastrellamento informatico su tutte le macchine di quel tipo presenti in provincia ha fatto il resto. La ricerca è stata ristretta alla zona di Pontecorvo e, in particolare, a tutti i proprietari di Opel Astra che per qualche motivo potevano essere transitati lungo quella strada. Così facendo il cerchio si è stretto intorno a Di Prete. I carabinieri sono subito andati al suo negozio, ma hanno trovato soltanto la moglie che, alle domande dei militari su dove fosse il marito e sopratutto l'auto, ha risposto mostrando un certo nervosismo. Le ricerche dell'uomo, dunque, si sono intensificate e alla fine il pirata è stato individuato ad Esperia. L'auto era parcheggiata nel giardino dell'abitazione di un dipendente di una carrozzeria del posto.
Evidenti le tracce dell'incidente mortale: mancava lo specchietto laterale, appunto, e aveva il parabrezza anteriore sfondato. Tanto è bastato per far scattare le manette per il commerciante. Il dipendente della carrozzerie, F.A., 48 anni, è stato denunciato per favoreggiamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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