Arte, maggio apre le porte alle aste di primavera

Sempre più in tempi di crisi i beni rifugio rappresentati da opere d'arte dimostrano la loro vitalità. Non è un caso, infatti, che la stagione primaverile delle aste allinei un corpus strepitoso, fra quadri, oggetti, statue e disegni, oggi in grado di venire incontro a qualsiasi investimento. La rassegna delle aste di stagione inizia con due importanti Case, La Porro &C. e Farsetti Arte con le esposizioni milanesi da oggi, con battuta finale il 18 maggio per la prima e il 29 per la seconda. Le opere sul mercato sono di grande pregio e comprendono sia l’arte antica che contemporanea.
Partiamo con le antichità di Porro &C con sede espositiva in via Santa Maria Valle 2, dove emergono due pezzi importanti di Battistello Caracciolo, Sacra famiglia con l’autoritratto del pittore, olio del ’600 su tela di medie dimensioni (stima base 250 mila euro), dai tratti fortemente naturalistici che annunciano l’importanza di Caravaggio nella pittura dell’artista napoletano. Inoltrandoci nel XVII secolo vanno menzionati un dipinto raffigurante Gli evangelisti Luca e Giovanni di Mattia Preti, olio su tela stimato alla base 120 mila euro, e un rarissimo studio preparatorio su carta di Salvator Rosa raffigurante L’Angelo che lascia la casa di Tobia (prezzo base di stima 120 mila euro). Per il ’700 si passa a opere di Paolo De Matteis, Filippo Falciatore, Fedele Fischietti, e quella del neoclassico Friederich Heinrich Fuger, Allegoria della sapenza filosofica, realizzato per uno degli affreschi della Reggia di Caserta. La sezione in esposizione prosegue con dipinti del XIX secolo, dove tra le note più importanti troviamo una raffinata tavola di Silvestro Lega Ingresso di cortile del 1864 (stimata alla base 40 mila euro) e Gli sposi novelli in cui si riconosce la stessa ambientazione. Non manca Vincenzo Irolli con Camerata musicale, altro olio su tela (stima alla base 220 mila euro alla base) e in ambito lombardo Carlo Canella, sempre un olio su tela che raffigura una piazza di paese. E’ presente una piccola ma graziosissima tela di Giuseppe De Nittis In aperta campagna del 1870. Strabilianti della Porro & C. gli arredi e gli oggetti d’arte che vanno da una collezione di pendole e bronzi epoca impero e una collezione di bastoni. Splendida la scultura Gli ultimi giorni di Napoleone di Francesco Vela e una scultura raffigurante Perseo da Benvenuto Cellini; non mancano orologi, centrotavola e bastoni massonici. Tra gli arredi da tavola spicca un grande Salver in argento, Londra, 1819 (prezzo base, 4500 Euro). Ma la nota casa milanese capitanata da Casimiro Porro, ex patron di Finarte con De Micheli, offre sul mercato anche opere d’arte moderna e contemporanea di grande valore. Tra i nuclei più interessanti le opere di Crali, Diulgheroff, Bruschetti, Marasco, Pippo Rizzo, D’Anna. Del primo artista Decollo al tramonto del 1932; seguono Fortunato Depero con Ingranaggi di guerra, Giacomo Balla con Balfiore, olio del 1922; Arturo Martini con Salomone del ’35; Fausto Melotti del 1973; Andy Warhol con un Ritratto di Liza Minelli; Enrico Castellani e Mimmo Rotella.
Farsetti Arte espone a Casa Manzoni in via Morone 1 dal 13 al 19 maggio con aste anche a Prato il 29 maggio (festivi compresi), opere d’arte moderna provenienti da collezioni private. Si possono ammirare De Pisis Bologna; De Chirico San Giorgio e il Drago e Tulipani; Enrico Prampolini Automa n.1; Marino Marini Cavallo e cavaliere del 1945; Morandi, disegni di Picasso, Mirò, sculture di Bruno Innocenti, De Chirico, Melotti, Martini e splendidi quadri di Arturo Tosi, Piero Marussing, Gino Severini: Pesce e conchiglie del 1931. Arrivederci. Erica a Valle Giulia, opera delicatissima di Giacomo Balla del 1928; Paesaggio di Carlo Carrà e opere di Mario Sironi.

L’esposizione prosegue con Fontana, Delunaj, Tozzi, Baldessari, Magritte, Chagall, Severini, Casorati, Campigli, Sironi, Soffici, Mafai e Guttuso. Presenti anche Alberto Savinio ed Emilio Vedova, di cui quest'anno si è inaugurata la Fondazione veneziana realizzata dall'architetto Renzo Piano.