Ascoli Piceno - La chiamano già "la casa dei festini". Ma, forse, dovrebbe essere chiamata "casa degli orrori". Lo stupro della 16enne da parte di due ragazzi ascolani di 18 anni, Carlo Maria Santini e Enrico Maria Mazzocchi, non sarebbe stato il solo. Sicuramente un dei più brutali dal momento che, avviata la telefonata col cellulare, la madre della ragazza aveva potuto ascoltare tutte le violenze in diretta. Almeno altre quaranta ragazze sarebbero passate nell’appartamento di proprietà della famiglia Santini: di queste gli inquirenti non sanno ancora indicare quante hanno subito violenze.
Lo stupro della 16enne Forse ci sono state altre vittime di violenza sessuale, nell’appartamento di Ascoli Piceno dove la polizia ha accertato esser stato compiuto lo stupro di una giovane di 16 anni, da parte di due ragazzi ascolani di 18 anni, Carlo Maria Santini e Enrico Maria Mazzocchi - entrambi arrestati - i quali avevano agganciato la ragazzina tramite internet, sul portale Facebook e poi l’avevano invitata nella casa, ubriacandola con un amaro molto forte, per poi violentarla. Uno stupro così bestiale che la vittima ha poi dovuto rimanere due giorni in ospedale per smaltire i postumi del trauma.
Festini a base di alcol e droga Nell’appartamento di proprietà della famiglia Santini, che il giovane Carlo Maria aveva ancora nella disponibilità nonostante la procura dei minori gli avesse imposto il divieto d’accesso, si sono svolte negli ultimi mesi diversi incontri fra giovani e non solo, finiti spesso in festini a base di alcool e droga, in prevalenza cocaina. Secondo il capo della squadra mobile di Ascoli, Pierfrancesco Muriana, in quel luogo potrebbe essere stati compiuti altri stupri di minorenni, visto non solo il contesto in cui questi party si tenevano, ma anche il fatto che sembra vi siano transitate, in vari momenti, almeno 40 ragazzine, per lo più giovanissime o minorenni. Indagini approfondite in questa direzione sono tuttora in corso. E lo stesso Muriana fa appello alle famiglie del posto affinchè forniscano indicazioni in merito, rilevando quello che sanno circa le frequentazioni e gli spostamenti delle loro figlie, legate a quel movimento deviato e pericoloso creatosi grazie al portale Facebook.
Una 14enne stuprata Ha solo 14 anni la seconda ragazzina che avrebbe subito violenza sessuale da parte di Santini, il 19enne di Ascoli Piceno arrestato ieri insieme al coetaneo Mazzocchi con l’accusa di aver abusato di una 16enne. Al solo Santini il sostituto procuratore della Repubblica Adriano Crincoli contesta però anche un secondo episodio di violenza sessuale, nei confronti della 14enne, un fatto che sarebbe avvenuto lo scorso mese di agosto, un mese prima di quello emerso ieri. Come per la 16enne, anche per la seconda piccola vittima non si sarebbe trattato di un rapporto sessuale completo, ma di atti di libidine ai quali la ragazzina sarebbe stata costretta dietro minacce. L’ipotesi accusatoria è comunque violenza sessuale, ma il gip non ha ritenuto di emettere nei confronti di Santini una seconda misura cautelare. Pure la ragazzina più piccola sarebbe stata attirata nell’appartamento di via Parini che Santini aveva in uso, e continuava a frequentare nonostante il divieto del tribunale dei minori di Ancona.
La difesa della madre "Mio figlio non sa a volte valutare fino a che punto le cose che lui commette sono azioni che si fanno o che non si fanno", ha commentato la madre di Carlo Maria Santini, intervistata in esclusiva da Studio aperto. "Ho cercato in tutti i modi di accompagnarlo dai medici - ha detto la donna - di farlo valutare, di aiutarlo. Ma sembrerebbe che non ci siamo riusciti". Poi ha continuato: "Lui con me ha parlato prima che accadesse quello che è successo ieri, dicendomi sempre ’mamma, io quella ragazza non l’ho toccatà". "Voglio credere fino alla fine - ha spiegato la donna - che mio figlio non sia stato capace di fare del male a una ragazza di 16 anni, che è poco più di una bambina. Carlo Maria ha avuto sempre il problema di farsi accettare dagli altri ed è per questo motivo che ha avuto aggregazioni sbagliate.
Non so darmi proprio un perchè, perchè possano accadere certe cose come madre ho tentato di fare il possibile". La madre del giovane ha detto di sperare che "lui a questo punto si trovi di fronte ad un bivio e che debba percorrere una strada che lo porti a capire il senso ed i valori della sua vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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