Aspiranti attrici violentate da falso manager

L’uomo era latitante Drogava e rapinava le sue giovani vittime

Stefano Vladovich

Sesso e soldi per aspiranti attrici. Prima le fotografa in costume, poi versa loro del narcotico nel drink, infine le violenta derubandole di ogni avere. Claudio Franciosi, in arte Claude Francois, 54 anni e una condanna a otto anni ancora da scontare per violenza sessuale aggravata e rapina, non ha perso il vizio di fingersi regista e cast manager. Latitante da tempo, adesca le proprie vittime pubblicando annunci economici su quotidiani locali poi, a lavoro compiuto, svanisce nel nulla. Un mese e mezzo fa una 25enne slovena residente a Torino, l’ennesima preda incappata nell’illusione di una parte in una fiction, trova il coraggio di denunciarlo alla polizia. «Mi sono risvegliata dopo 10 ore di un torpore profondo - racconta -. Ero distesa sul letto, completamente nuda, in stato confusionale e sentivo forti dolori. I soldi che avevo nella borsetta non c’erano più e dell’uomo che mi aveva contattato per il provino di un film poliziesco, spacciandosi per responsabile di casting, non c’era traccia. Ho pagato a caro prezzo la mia voglia di tentare la strada dello spettacolo». In lacrime davanti agli uomini della squadra giudiziaria della polaria di Fiumicino, Alexandra (chiamiamola così) racconta per filo e per segno la disavventura consumata in un albergo della capitale. Settimane di indagini, incentrate soprattutto sulle riprese delle telecamere a circuito chiuso dell’hotel, portano gli investigatori a un personaggio ambiguo, nascosto in un appartamento di Lavinio sotto falso nome. «Siamo risaliti ad altri 6 episodi simili - spiegano alla Polaria - accaduti a ragazze di diverse città. Tutte le vittime hanno riconosciuto il sospetto». «Prima di essere narcotizzata - prosegue Alexandra nella denuncia - avevo posato in bikini. Lui mi voleva con i capelli bagnati e mi ritraeva mentre sorseggiavo una bibita». È questo il sistema, diabolico, con cui Franciosi riesce a far perdere i sensi alle aspiranti stelline, per poi abusare di loro, rubando denaro e gioielli. Un vizio che Francois non ha perso dopo le precedenti condanne. L’uomo viene arrestato una prima volta 4 anni fa. A fare da esca un tenente donna dei carabinieri, Stefania La Saponara, che con la sua bellezza inganna, a sua volta, il falso regista. All’epoca Franciosi, fotografo e art director di una società di produzione pubblicitaria di Monteverde, adescava giovanissime promettendo una rapida carriera nel mondo di cinema e tv in cambio di cospicue somme di denaro e non solo. Una bella studentessa siciliana, Caterina F., cade nella rete e si presenta con un’amica all’appuntamento sulla circonvallazione Gianicolense. L’uomo s’infuria: «Dovevi venire sola». Poi la costringe a versare un primo anticipo di 250 euro sui 1.500 euro pattuiti per «il book» e ottenere una parte. Uno sporco affare che finisce davanti al pm antimafia Diana De Martino, dopo la denuncia della ragazza ai carabinieri.

Adesso, nella casa sul litorale, i poliziotti hanno sequestrato 4mila euro, 3 cellulari, 5 schede telefoniche, rullini fotografici con i fotogrammi di alcune vittime, moduli di richieste per annunci sui giornali, scatole di medicinali. È accusato di violenza sessuale aggravata, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e sostituzione di persona.

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