da Milano
Bande di brutti soggetti. Gente che si conosce appena, personaggi di basso profilo che si mettono insieme giusto per mettere a segno un colpo in qualche villetta e poi sparire. In tre mesi, da marzo alla fine di maggio, i poliziotti di 33 Squadre mobili dItalia e del Servizio controllo del territorio, coordinati dalla Direzione Centrale anticrimine hanno arrestato 294 persone su tutto il territorio del Paese. E se è vero che la maggior parte sono italiani (183), altri 111 sono stranieri, di cui 47 romeni, 16 albanesi e 48 di nazionalità varie.
«Tuttavia la percentuale del numero degli stranieri è in continuo aumento rispetto al passato», spiega il dirigente della Squadra mobile di Milano, Vittorio Rizzi che ha coordinato le indagini in tutta la Lombardia. Un dato, questo, che va a sottolineare lincremento inarrestabile della criminalità dimportazione e in particolare di quella romena da quando il Paese è entrato nellUnione Europea. Un fatto tangibile da cui non si può più prescindere come ha dovuto ammettere, nei giorni scorsi, anche il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati che ha chiesto interventi a livello nazionale.
Il metodo dindagine proposto dalla Direzione Centrale Anticrimine (per iniziativa del suo dirigente Francesco Gratteri) e assegnato ai singoli reparti per la prevenzione del crimine delle varie questure è nuovissimo e singolare. Gli investigatori, infatti, hanno assemblato e analizzato nel loro complesso i risultati investigativi fatti in seguito a singoli episodi delittuosi e alle segnalazioni dei cittadini al 113.
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