Assange mollato pure dai suoi «Rivela segreti a senso unico»

Julian Assange, uno degli uomini più ricercati al mondo, sarebbe in Inghilterra e la polizia di Londra è pronta ad arrestarlo. Il vascello pirata di Wikileaks non rischia ancora di affondare, ma molti fra la ciurma hanno già abbandonato il misterioso australiano. Il paladino della trasparenza ad oltranza viene accusato da chi gli ha voltato le spalle di «rivelazioni a senso unico» solo contro gli Usa. E di «mancata trasparenza» nella gestione del sito e delle fughe di notizie.
L'Alta corte svedese ha respinto l'appello dei legali di Assange contro il mandato di cattura per l'accusa di stupro. Il latitante, come anticipato ieri da «Il Giornale», è stato segnalato a Londra. Il quotidiano inglese «Indipendent» ha rivelato che Assange è arrivato sull'isola lo scorso ottobre fornendo alla polizia un numero di telefono per contattarlo. Adesso si troverebbe nel sud est dell'Inghilterra, ma la polizia non lo arresta per un vizio di forma del mandato di cattura europeo presentato dagli svedesi, o forse per altri motivi. I procuratori che accusano Assange di violenze sessuali sostengono che il problema sarà risolto nel giro di ore. la stessa Interpol ricerca il guru di Wikileaks da tre giorni in 188 paesi. Il suo legale svedese, Björn Hurtig, ha candidamente dichiarato: «Molti Paesi sanno dov'è».
Oltre alle manette Assange deve preoccuparsi delle diserzioni della sua ciurma di pirati informatici e sostenitori. Le due donne che lo accusano di stupro in Svezia sono l'ex portavoce di Wikilekas nel paese ed una supposta fan. Negli ultimi mesi Assange ha perso per strada il suo braccio destro, il tedesco Daniel Domscheit-Berg ed Herbert Snorrason, il giovane islandese che teneva in piedi il sito nel «rifugio» islandese. Domscheit-Berg, ex hacker, è stato il principale portavoce di Assange per tre anni, con il nome falso di Daniel Schmitt. Ispiratore del Chaos computer club, una comunità di pirati informatici, ha cominciato ad entrare in rotta di collisione con il capo per le rivelazioni dei rapporti militari sulla guerra in Afghanistan. Non solo: Wikilekas sta operando in maniera così segreta da assomigliare sempre più alle intelligence che intende mascherare. «Questo ha rafforzato la struttura gerarchica all'interno dell'organizzazione - sostiene l'ex hacker dissenziente - La nostra ragione d'essere era la trasparenza, ma noi stessi non siamo più trasparenti». La pressione provocata dalle rivelazioni hanno trasformato Assange in un mezzo dittatore, che vuole decidere tutto da solo. «Ho provato molte volte a insistere, ma Julian reagisce a ogni critica accusandomi di disobbedienza e slealtà. C'è molto scontento, e altri come me verranno via» spiega il «disertore».
Un altro «pirata» che ha abbandonato la barca è il giovane (25 anni) Herbert Snorrason, che teneva le posizioni in Islanda, rifugio per lungo tempo di Assange. Due giorni fa ha annunciato l'imminente lancio di un sito simile a Wikileaks, ma gestito dalla fronda interna. I «traditori» criticano le rivelazioni di Assange, fino ad oggi solo anti occidentali.
In Islanda la perdita più grave è quella della parlamentare Birgitta Jonsdottir, un'entusiasta della prima ora di Wikileaks. La deputata. che andrebbe d'accordo con Beppe Grillo, si batte per far passare una legge che trasformerebbe l'isola nel miglior rifugio per gente come Assange. Anche molte associazioni noprofit hanno preso le distanze, quando ha pubblicato i documenti della guerra in Afghanistan. Il discusso guru informatico non ha voluto emendare i nomi dei collaboratori della Nato, che adesso rischiano la vita.

Prima fra tutti, a mollare l'australiano, è stata l'organizzazione di giornalisti, che pende a sinistra, Reporter senza frontiere. Assange, però, avrebbe già organizzato un piano per far andare avanti Wikileaks con nuovi fedelissimi, anche se finisse in galera, o peggio.
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