Atel tiene la porta aperta ad Aem Milano

Ad aprile nuovo cda del gruppo svizzero, Zuccoli conserverà l’incarico

da Milano

Il gruppo svizzero Atel avrà a disposizione circa il 5-6% di azioni proprie che potranno essere cedute ad Aem Milano che ha chiesto di salire al 20% nel capitale. Lo ha detto ieri l’ad Giovanni Leonardi presentando il bilancio 2005 che ha chiuso con un aumento del fatturato a 8,6 miliardi di franchi svizzeri (+24,9%) e dell’utile netto a 413 milioni (+21,1%). Le trattative vanno avanti ormai da tempo: Aem Milano alla fine delle operazioni di fusione tra Motor Columbus e Atel dovrebbe avere circa il 6% (contro l’attuale 5%), che andrebbe quindi a sommarsi con la quota disponibile in mano agli svizzeri raggiungendo un 12%. La distanza tra quanto richiesto dal presidente e ad di Aem, Giuliano Zuccoli, e quanto offerto sembra quindi ancora elevata e potrebbe essere colmata con «limature» alle quote dei soci svizzeri. «Aem ha avuto colloqui regolari con tutti gli azionisti di Atel e continua ad averne» ha affermato Leonardi. Il 27 aprile è in programma l’assemblea di Atel che nominerà il nuovo cda: Aem conserverà un rappresentante. Leonardi ha comunque previsto che se ci sarà accordo, arriverà sul filo di lana: «Saranno gli azionisti a decidere» ha però sottolineato.
Atel d’altro canto è pronta a salire dal 16 al 20% in Edipower quando le banche azioniste usciranno dall’azionariato a fine 2007 e prevede di spendere 180 milioni di euro per arrivare a questo obiettivo: «Il mercato italiano è molto importante per noi» ha detto Leonardi.
Atel ha intanto conquistato nel 2005 il secondo posto in Europa nel settore del trading alle spalle di Edf Trading. Nel 2004 era al quinto.

Lo scorso anno Atel è anche cresciuta a Est, con l’acquisizione di una centrale nella Repubblica Ceka. Il gruppo è già presente nella produzione oltre che in Svizzera, anche in Italia (con 4 centrali, di cui due attraverso Edipower) e in Ungheria.

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