Attenti al territorio e ai giovani talenti, ecco la formula di successo del gruppo

Capitale umano centrale, il 33% è donna. Focus sostenibilità

Attenti al territorio e ai giovani talenti, ecco la formula di successo del gruppo
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Attenzione al territorio, ai giovani e a un ambiente di lavoro inclusivo. La passione per i motori si unisce a quella per il capitale umano e per le realtà locali. Con i propri prodotti per la mobilità e l'automotive, l'azienda Dellorto corre non solo su strada ma anche sul fronte della responsabilità sociale d'impresa, assunta innanzitutto nei confronti della comunità e dell'ambiente in cui opera. Questo impegno si traduce nell'ambito sociale e ambientale, attraverso azioni e scelte precise, come quella destinare parte delle proprie risorse a vantaggio della comunità.

«Dellorto è condotta in modo socialmente responsabile, imparziale ed etico, adottando pratiche di equità e correttezza nella gestione del rapporto di lavoro», spiegano dall'azienda. Tra gli impegni adottati, inoltre, c'è anche quello di promuovere e incoraggiare una coscienza ecologica. Questo approccio, unito al fatto che Dellorto sia una realtà solida e attiva del territorio da oltre 90 anni, rappresenta anche un elemento di attrattività per i giovani. A oggi, infatti, i dipendenti under 30 in Dellorto sono il 21% e in azienda l'età media è pari a 44 anni e 2 mesi.

Tale risultato è stato reso possibile con un lungo processo che, dopo dodici anni, ha permesso all'azienda di «ringiovanirsi» di 16 mesi. Nel solo plant di Cabiate (Como), Dellorto impiega 336 dipendenti e in azienda il 33% del personale, ovvero uno su tre dipendenti, è rappresentato da lavoratrici.

La percentuale è elevata per un settore che storicamente ha attratto lavoratori di genere maschile, ma l'obiettivo dell'azienda è quello di aumentare ulteriormente il dato, che già oggi supera la media nazionale. Nel nostro Paese, infatti, in questo settore solo un su lavoratore su cinque (quindi il 20% del totale) è di genere femminile.

La media europea indica che le donne presenti nell'industria metalmeccanica sono il 21,3%, a fronte del 29,6% di quelle occupate invece nel manifatturiero.

Dellorto, infine, oltre ai già citati dipendenti del plant di Cabiate, impiega più di 500 lavoratori all'estero, distribuiti nei siti produttivi tra India e Cina, dove si produce soprattutto per il mercato locale. «Abbiamo esportato il Made in Italy nel modello produttivo, qualitativo e sostenibile. Anche per quanto attiene la qualità del lavoro oltre che del prodotto».

ML

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